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Parigi 2024, la Francia va fortissimo ma l’organizzazione è un disastro: cibo, trasporti e acqua alle stelle (non quella della Senna)

Benvenuti nei Giochi delle polemiche: sotto accusa finisce l'organizzazione. Dal Villaggio Olimpico ai problemi cibo e acqua: gli atleti alzano la voce

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

I Giochi delle polemiche. E non solo per la cerimonia d’inaugurazione o il dibattito sulla Senna, dove poi si è nuotato. È l’organizzazione a finire sotto accusa: dal Villaggio Olimpico al cibo, dal trasporto all’acqua. Gli atleti – italiani e non – alzano la voce per i disagi con cui sono quotidianamente costretti a convivere.

Parigi 2024, organizzazione flop? Il Villaggio nel mirino

Oro nei 100 metri dorso, Thomas Ceccon non è riuscito a ripetersi nel 200 dorso, dove è stato escluso a sorpresa dalla finale. Dopo l’eliminazione, il 23enne di Thiene ha spostato l’attenzione sulle carenze organizzative di Giochi parigini, a partire proprio dal Villaggio Olimpico. “Non c’è aria condizionata, fa caldo e si mangia male – ha detto -. Molti atleti si spostano per questo motivo: non è un alibi è la pura cronaca di ciò di cui forse non tutti sono a conoscenza”. Quindi, la questione letti. Di cartone. Un inno all’ambiente, certo. Ma anche tanta, troppa, scomodità. La fenomenale ginnasta americana Simone Biles ci è andata giù pesante su TikTok: “Questi letti fanno schifo”. La soluzione? Un coprimaterasso per migliorare la qualità del sonno. E la tennista statunitense Coco Gauff si è lamentata del fatto che lei e altre nove donne abbiano a disposizione solo due bagni.

Altra nota dolente dei Giochi: il cibo. Ecco che cosa si salva

Passiamo al cibo servito nella mensa, stroncato in massa. Chi aspettava di assaporare la gustosa cucina francese, ha subito una delusione cocente. Atleti e Federazioni, su tutte quella della Gran Bretagna, hanno lamentato mancanza di uova, carboidrati e carne, soprattutto di pollo. Altri hanno accusato la mensa di servire carne cruda. Per ovviare al problema la British Olympic Association ha assunto un altro chef, così da andare incontro alle esigenze degli atleti che non hanno intenzione di usufruire del servizio mensa. Bocciatura totale, dunque. Ad eccezione dei muffin al cioccolato. Già, sui social spopolano, come testimoniano i 12 video a riguardo pubblicati su TikTok dal nuotatore norvegese Henrik Christiansen. Una nota dolce per rendere meno amaro tutto il resto.

Temperature roventi e acqua introvabile: la denuncia di Musetti

Massima attenzione all’ambiente: dunque, al bando le bottigliette di plastica. Ma quello dell’acqua è diventato un problema serio in questi Giochi. La denuncia è arrivata dal tennista italiano Musetti dopo il successo contro Navone. “Non erano disponibili bottiglie di acqua fresca ai cambi di campo. Sono favorevole all’uso delle borracce e non della plastica, però a un’Olimpiade è incredibile che, con queste temperature, non sia data acqua fresca”. Già, la colonnina di mercurio quasi tocca 40 gradi. La questione non riguarda solo gli atleti, ma anche tifosi e addetti ai lavori. Ai bar si formano code lunghissime, i prezzi sono alle stelle e scatta una vera e propria caccia all’acqua.

Parigi 2024 e polemiche: dito puntato anche contro i trasporti

Autobus fatiscenti, caldi etremendamente lenti per tragitti lunghi. Anche i trasporti stanno esasperando gli atleti, tanto è vero che c’è chi, come alcuni nuotatori sudcoreani, ha preferito lasciare il Villaggio riservato agli atleti per optare per un più comodo soggiorno in strutture alberghiere vicine alle sedi delle gare. Etienne Thobois, ceo di Parigi 2024, ha fatto sapere di aver istituito “autobus di riserva per servire gli atleti nel miglior modo possibile”. Ma le polemiche non si placano.

Mentre la Francia finisce sotto accusa, i francesi volano

Per una Francia nell’occhio del ciclone (non dimentichiamo i cori di protesta che riguardano la Senna), una Francia che vola nel medagliere. I padroni di casa sono secondi alle spalle della Cina per numero di ori ma con più podi: 26 a 21. Finora i transalpini sono saliti otto volte sul gradino più alto del podio, conquistando anche dieci argenti e otto bronzi.

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