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Parigi 2024, LeBron salva gli USA contro il Sud Sudan. Il messaggio di Gabriel: “L’orgoglio di un gruppo di rifugiati”

Gli Stati Uniti battono in amichevole il Sud Sudan grazie al canestro dell’infinito James a pochi secondi dalla fine. L’ex Lakers: “Per noi è qualcosa che vale molto più della pallacanestro”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Gli Stati Uniti si salvano solo all’ultimo secondo da quella che sarebbe potuta essere una delle sconfitte più sorprendenti della storia della pallacanestro. Nell’amichevole contro il Sud Sudan ci deve pensare come al solito l’infinito LeBron James con un canestro in penetrazione a pochi secondi dalla fine a regalare la vittoria alla nazionale a stelle e strisce.

LeBron salva gli Stati Uniti

Una gara difficile sin dalla palla a due per gli Stati Uniti che hanno dovuto fare i conti con un Sud Sudan capace di dare battaglia sui due lati del campo con energia, atletismo e anche tanta tecnica. Alla fine del primo tempo la formazione africana trascinata da uno strepitoso Shayok e dal tuttofare Carlik Jones arriva ad avere un vantaggio anche di 16 punti. Nella ripresa però coach Kerr si affida alla difesa di Anthony Davis, giocatore che potrebbe essere la chiave di volta verso l’oro olimpico. Il lungo dei Lakers diventa ancora difensiva, oscura la vallata alle penetrazioni avversarie e gli Stati Uniti si riportano a contatto. Ma a 20” dalla fine il Sud Sudan è ancora lì e con Thor trova la tripla del nuovo vantaggio. Ci deve pensare il solito James a sconfiggere il team africano con una penetrazione a 8” dalla sirena.

James: “Preferisco queste partite”

All’uscita dal campo, dopo il canestro della vittoria, arrivano anche le prime parole di LeBron James: “A essere onesto preferisco queste partite meglio di quelle vinte con tanto vantaggio. Veniamo messi alla prova ed è una cosa che mi piace”. Domani la squadra statunitense tornerà in campo prima dell’ultima amichevole in vista di Parigi nel match contro i campioni del mondo della Germania. E dopo il match è stato coach Steve Kerr ad assumersi le responsabilità per una gara molto complicata: “Non ho lavorato abbastanza bene per preparare la squadra, non eravamo concentrati ed è colpa mia. Questa partita ci fa capire come sarà a Parigi”.

Il messaggio da brividi di Wenyen Gabriel

Dopo la partita a commentare la gara per il Sud Sudan è l’ex giocatore dei Los Angeles Lakers, Wenyen Gabriel che ha spiegato cosa significano questi match per un paese “giovanissimo” e ancora alla presse con la conseguenze di una lunghissima e terribile guerra civile: “Siamo contenti di rappresentare il nostro paese e le tante persone che sono in giro per il mondo. Siamo contenti di poter rappresentare il nostro orgoglio, abbiamo dato battaglia e abbiamo dimostrato il potenziale del nostro paese. Ovviamente volevamo vincere, abbiamo giocato molto bene e sono orgoglioso dei miei compagni di squadra. Cercare di far bene per il nostro paese, noi non abbiamo neanche campi al coperto, non abbiamo niente del genere. Siamo un gruppo di rifugiati che gioca insieme per alcune settimane all’anno e sfida i migliori giocatori di sempre, per noi questo è molto più grande della pallacanestro. Dimostrare che possiamo competere”.

Le parole dell’ex Lakers sono da brividi: “Il basket in Africa sta crescendo ed è solo questione di tempo prima che la prossima generazione si faccia avanti. Noi abbiamo avuto opportunità perché siamo cresciuti lontani dal paese: negli Stati Uniti, in Canada e in Australia. Ma ci sono tanti ragazzi che avrebbero il potenziale ma non hanno le stesse opportunità. Vogliamo continuare a fare bene affinché un giorno tutti possano essere orgogliosi di dire di venire dal Sud Sudan”.

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