La delusione arriva all’ora di pranzo, quando molti pregustavano già una comoda qualificazione alla finale di domani della staffetta 4×100 mista uomini-donne. Che invece non vedrà l’Italia in vasca, dopo che a Tokyo era arrivato un quarto posto che profumava d’impresa: l’11esimo tempo in semifinale condanna la nazionale italiana e restare a guardare le nazioni rivali giocarsi le medaglie, col Giappone che ha conseguito l’ultimo tempo di qualificazione per la finale lasciando a un secondo il quartetto azzurro. Dove pure spiccava un’assenza rilevante, quella di Thomas Ceccon: aveva dato appuntamento alla finale di sabato, invece la sua olimpiade è da considerarsi conclusa con 24 ore d’anticipo sul programma.
Delusione azzurra: 11esimo tempo e addio finale
E certo l’assenza dell’oro dei 100 dorso maschili alla fine s’è fatta sentire: al suo posto in vasca è sceso Michele Lamberti, che ha ottenuto un 54”42 che non è bastato per far scendere il cronometro sotto il livello desiderato. La differenza non l’ha fatta nemmeno Nicolò Martinenghi, che nella frazione a rana ha chiuso con 59”02, mentre a delfino Costanza Cocconcelli ha fatto registrare 58”47. Nelle due vasche conclusive a stile libero, Sofia Monini ha fermato il cronometro a 53”89.
Un risultato decisamente sotto le attese, benché la gara s’è dimostrata essere molto equilibrata, arrivando a estromettere nazioni importanti che cullavano propositi, se non di medaglia, quantomeno tali da poter mettere piede nella finale di domani. Dove avrebbe voluto scendere in vasca anche Ceccon, che a questo punto può pure sentirsi libero di tornare a casa, chiudendo l’avventura a cinque cerchi.
Ceccon, chiusura anticipata: ora andrà all’estero
La scelta di non gareggiare nella semifinale è figlia anche della stanchezza accumulata negli ultimi giorni, e forse foriera anche di un po’ di riposo strategico dovuto alle fatiche accumulate nel corso delle batterie dei 200 dorso, dove peraltro per soli 7 centesimi ha mancato la finale.
Di sicuro l’ultimo atto di un’Olimpiade destinata a passare alla storia non è stato pari alle attese: Ceccon voleva contribuire alle fortune della mixed, ma i suoi compagni non gli hanno permesso di riposare quelle 24 ore in più necessarie per presentarsi all’appuntamento con l’ultima gara dei giochi senza pensieri e con la sola voglia di stupire. Una decisione che farà un po’ discutere e che non ha mancato di far storcere il naso, anche se va detto che l’Italia è rimasta fuori per poco più di un secondo mezzo e non è affatto scontato che la presenza in vasca di Thomas avrebbe potuto evitare un’eliminazione che fa male.
Ora per il vicentino si apre un nuovo capitolo della carriera: probabilmente andrà ad allenarsi all’estero, pronto a impostare un programma a lunga gittata che dovrà strizzare l’occhio a Los Angeles 2028. Una scelta radicale ma, come specificato dallo stesso Ceccon, necessaria per non restare indietro rispetto alla concorrenza.