Super Greg c’è. Il capitano della squadra azzurra di nuoto, Gregorio Paltrinieri, non ha voluto correre rischi nella sua batteria degli 800 stile libero e ha deciso di affrontarla come una finale riuscendo a strappare il terzo tempo e la qualificazione alla finale insieme all’altro azzurro Di Tullio. Ma ovviamente resta caldo il tema dell’inquinamento della Senna.
- Paltrinieri: “Come una finale”
- L’oro di Martinenghi
- La situazione Senna
- Jaouadi chiarisce sui social: “Non ce l’avevo con Paltrinieri”
Paltrinieri: “Come una finale”
Non ha voluto scherzare o prendersi rischi Gregorio Paltrinieri che ha deciso di dare tutto sin dal mattino riuscendo a centrare la qualificazione alla finale degli 800 stile libero con il terzo tempo complessivo alle spalle dell’irlandese Wiffen e del tunisino Jaouadi. “Era una finale per me stamattina, ho perso tante opportunità negli ultimi anni facendo delle cavolate nelle batterie, ho dovuto tirare subito perché c’era un campo partenti molto forte ma sono contento. Negli 800 e 1500 ci sono tanti che vanno forte. E’ stata una buona gara. Voglio gareggiare, mi sono preparato tanto. Ho tanta voglia di gareggiare”.
L’oro di Martinenghi
Dopo il bronzo della staffetta 4×100, ieri è arrivato l’oro di Nicolò Martinenghi a dare la carica a tutto il gruppo azzurro e non solo alla squadra di nuoto e ovviamente anche per capitan Paltrinieri è stata un’iniezione di entusiasmo: “La nostra squadra è forte, si sta confermando quello che abbiamo fatto nel corso negli ultimi anni. Martinenghi ieri ha fatto qualcosa di assurdo, veramente molto bello. Era un campo partenti fortissimo quello che ha dovuto affrontare, c’era tanta gente nella top 10 all time. Credo che abbia dato una carica bestiale a tutto il gruppo”.
La situazione Senna
Per il momento testa in piscina per Paltrinieri che però continua a guardare con attenzione e preoccupazione anche quello che accade sulla situazione della Senna e del suo inquinamento: “La Senna? Ragiono una gara per volta. Non voglio pensare al fondo, però è sicuramente una location difficile che non abbiamo mai provato, mi sembra un po’ strano che possa essere questa la gara olimpica, non lo sapremo fino al giorno prima e quindi anche questa incertezza ci lascia un po’ così. Hanno tre giorni da poter scegliere quando disputare la gara ma questo mi fa pensare che in un modo o nell’altro la faranno nella Senna, perché vuoi che in tre giorni che non ne becchino uno buono per farci gareggiare”.
Jaouadi chiarisce sui social: “Non ce l’avevo con Paltrinieri”
Alla fine della gara Ahed Jouadi che ha preceduto Gregorio Paltrinieri si è reso protagonista di un gesto che è stato visto come offensivo nei confronti dell’italiano. Il famoso “che vuoi” che viene interpretato come un gesto tipico del nostro paese ma sui social arriva il chiarimento di Jaouadi: “Volevo solo rassicurarmi che tutti sappiano che il gesto che ho fatto non ha niente a che fare con Gregorio Paltrinieri. Non mi è neanche passato per la testa. Lui è un mio idolo, sono cresciuti guardando le sue gare e sperando di poter gareggiare con lui. Quel gesto ha un significato diverso nel mio paese (la Tunisia, ndr) e vuol dire “stai a guardare”. Grazie a tutti per la comprensione”. Paltrinieri ha accettato serenamente la spiegazione ripostando la storia Instagram del suo avverssario.