L’orgoglio e la rabbia: alla gioia per i successi azzurri ai Giochi di Parigi, con l’ultimo oro della spada che ha entusiasmato e commosso tutti, fa da contraltare la delusione per l’ennesima giornata caratterizzata da torti contro gli italiani. Boxe, judo e scherma continuano ad essere massacrati dagli arbitri e il caso di Irma Testa è solo l’ultimo, almeno per ora.
- La rabbia di Irma Testa
- Malagò alza la voce
- La foto di gruppo di Malagò con le spadiste d'oro
- La critica di Biasin a Malagò
La rabbia di Irma Testa
Irma Testa ha perso contro la cinese Xu Zichun, uscendo dal tabellone olimpico troppo presto, così come accaduto ad Abbes Aziz Mouhiidine domenica. E anche questa volta nella delegazione azzurra c’è amarezza mista a incredulità per un verdetto contestato. “Questa è la peggior Olimpiade di sempre dal punto di vista arbitrale e troppi errori che hanno colpito l’Italia”, ha detto Emanuele Renzini, il direttore tecnico azzurro. “Ci hanno rimesso i nostri atleti di punta, due probabili medaglie, a distanza di pochi giorni. Il criterio di valutazione sulle tre riprese non è adeguato per un appuntamento così importante”
Malagò alza la voce
Non ci sta neanche Malagò. Il presidente del Coni è avvilito per il trattamento che gli arbitri stanno riservando agli atleti azzurri. Dopo la beffa di Macchi nella scherma aveva sbottato: “Vergognoso quello che è successo, ora facciamo una protesta ufficiale e formale con la federazione internazionale ma non ci prendiamo in giro, queste proteste si fanno perché sono doverose per il ragazzo e per la credibilità dello sport in assoluto. Certo, siamo più fortunati con gli sport in cui ci sono il cronometro e il centimetro . Siamo molto arrabbiati e dispiaciuti”.
La foto di gruppo di Malagò con le spadiste d’oro
Ieri però il presidente del Coni ha ritrovato il sorriso dopo l’oro nella spada femminile e si è fatto immortalare assieme alle 4 regine azzurre. Uno scatto che ha fatto riafforare le polemiche. Gli italiani sono furiosi per l’inesistente peso politico dell’Italia ai Giochi e colpevolizzano proprio Malagò, accusandolo di farsi vedere solo quando si vince.
La critica di Biasin a Malagò
Ad accendere il fuoco inizia Fabrizio Biasin. La firma del quotidiano Libero scrive su twitter/X: “Malagò oro assoluto di “salto sul carro”…”. Si scatena il web: “È dal primo giorno che ci prendono a schiaffoni ma lui preferisce al CIO il circolo Aniene ed i palazzi romani. Una volta il presidente del CONI era una potenza, oggi ci mangiano in testa tutti e dobbiamo pure fare attenzione a non lamentarci dei furti” e poi: “Quando se ne va ? I fatti dimostrano che non contiamo nulla . Respect for Italy” e anche: “Tra lui e Gravina non so chi è peggio”, oppure: “Me pare Gabriele Paolini”
C’è chi osserva: “Quando si vince è sempre in prima fila d’avanti alle telecamere. Quando si perde, non lo vedi nemmeno con il binocolo” e anche: “Mi ricorda vagamente il presidente di un club di serie A che non si sa bene a quale titolo è stato presenza fissa nel ritiro della Nazionale in Germania portando, tra l’altro, una sfiga inaudita” e ancora: “Però si presenta bene, un bell’ uomo, alto, l’ immagine è salva, i contenuti un pò meno” oppure: “Ha sempre fatto così. Federazioni di sport minori sempre senza una lira, che si arrabattano tra 1000 difficoltà, lui che non fa niente, ma sempre in prima fila a festeggiare. Che cialtroneria dio mio.
Non mancano voci contrarie: “Un presidente che però si è fatto amare dagli atleti. A differenza di Gravina che vince l’oro dello scaricabarile ed è disprezzato da tutti, eccetto da quelli che lo votano non si sa per quale motivo” e poi: “Perché non dovrebbe? Troppi ci salgono senza averne titoli. Almeno lui sta facendo tanto” e infine: “Sarebbe il presidente del CONI, chi ci dovrebbe essere, Gravina?”