Se c’è un personaggio pubblico che ha raccontato che cos’è e che cosa vuol significare contrarre il Covid-19 e affrontare la malattia, quello è Paulo Dybala. Si dovrebbe iniziare da lui, da una decisione importante, dalle parole spese in questi mesi e dai suoi silenzi e forse non esaurirebbero quanto è stato attraversare le incertezze scaturite dalla scoperta di aver contratto il coronavirus. Lo ha superato e ha dimostrato di essere un uomo decisivo per la Juventus e Sarri, anche in questa ripresa.
Coronavirus: quel comunicato della Juventus su Dybala
Dybala ha solamente 26 anni. Obiettivamente pochi, ma per un giocatore quel che conta è andare, correre e prendersi quei momenti adesso, nell’immediato. E nei suoi 26 anni si hanno abbastanza stagioni, società ed esperienza alle spalle per aver maturato alcune consapevolezze. Scoprire di essere positivo al tampone (come i compagni Rugani e Matuidi) e – in accordo con la sua società, la Juventus – rendere questa notizia di dominio pubblico attraverso un comunicato lo ha reso un simbolo di resilienza e di umanità.
Il suo rientro in campo non è stato affatto semplice. Anche se ha saputo fare la differenza, anche se ha messo a segno già tre gol dalla ripresa del campionato (contro il Genoa, il Lecce e il Bologna), in un autentico crescendo.
“Sì l’ho avuto (il coronavirus, ndr) ma ora mi sento molto meglio. Non sono al cento per cento ma sto abbastanza bene. Abbiamo ripreso ad allenarci, il calcio sta tornando e presto faremo ciò che amiamo di più”, aveva detto Paulo poco prima della ripresa in occasione di un torneo virtuale di beneficenza.
Dybala e Oriana Sabatini, insieme nella lotta al coronavirus
Nel dopo Genoa-Juve gli elogi per Dybala si susseguono. E’ inevitabile e meritato, per quanto ha dimostrato in campo e per il coraggio di affrontare per 46 giorni una malattia sconosciuta, una sequenza di incognite che hanno travolto sia lui sia Oriana Sabatini, artista argentina sua compagna nell’isolamento e nel Covid. Anche lei, la figlia dell’attrice Catherine Fulop e Osvaldo nonché nipote della celebre tennista argentina Gabriela Sabatini, ha spiegato in numerosi video e nei post di quei giorni la complessità della malattia, le ansie, la crisi respiratoria, l’attesa per l’esito dei tamponi e quanto poco si potesse comprendere del Covid.
Paulo Dybala decisivo per la Juve e per Sarri
Oggi ne ammiriamo le qualità tecniche e il suo opportunismo in area, Sarri ne apprezza la concretezza accompagnata alla pregevole interpretazione del suo incarico, La Juve se lo tiene stretto e i tifosi ringraziano il suo essere determinante (per lui parlano le statistiche) e ne sottolineano l’imprescindibilità ma anche per lui qualcosa è cambiato.
Qualcosa che riguarda solo lui e Oriana e che non ha a che vedere (esclusivamente) con il campo.