Dopo Rocco Commisso, ecco la bordata di Eraldo Pecci. Nel mirino c’è sempre l’Inter. Ci va giù duro, l’ex centrocampista di Torino, Fiorentina, Napoli e Bologna, in occasione del Premio Nazionale Romano Fogli Classe e Lealtà Mondiali.
- Pecci, che attacco all'Inter: ecco che cosa ha detto
- Inter nel mirino: Pecci nel solco tracciato da Commisso
- Bordate anche a Theo e Leao per il caso cooling break
Pecci, che attacco all’Inter: ecco che cosa ha detto
Non è uno che le manda a dire, Pecci. Tra i vari temi affrontati a margine del Premio Nazionale Romano Fogli Classe e Lealtà Mondiali, l’ex calciatore si è soffermato sull’Inter. Poche parole, ma ben chiare. Ed ecco la stoccata: “Per i debiti che ha dovrebbe giocare in quarta serie”. Chissà se il club nerazzurro replicherà. Da ex granata gli viene poi chiesto un parere su Vanoli. “Mi piace. E mi piacciono gli allenatori bravi. Quelli bravi sono Thiago Motta e Conte perché uno ha fatto spendere 160 milioni alla Juventus, l’altro 150 a De Laurentiis”.
Inter nel mirino: Pecci nel solco tracciato da Commisso
Nei giorni scorsi anche il patron della Fiorentina Rocco Commisso aveva attaccato l’Inter (e non solo) in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. “In Italia è un disastro. E non invidio i club che hanno vinto in questi anni: lo hanno fatto grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di Fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti – aveva detto -. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato. Zhang? Non si sa più dov’è, anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col fondo Oaktree”. Alle parole del patron viola aveva poi fatto seguito la risposta di Marotta: “L’Inter adempie a tutti i doveri e ai criteri finanziari ed economici che Federazione e Uefa impongono di rispettare”.
Bordate anche a Theo e Leao per il caso cooling break
Pecci ne ha per tutti, anche per Theo Hernandez e Rafa Leao. Sul caso cooling break non ha dubbi: “Si sono comportati male, soprattutto nei confronti dei compagni. Il gruppo è il gruppo, ed è importantissimo. Tutti si aspettano da loro delle prestazioni da leader, perché sono loro chiamati a fare la differenza. Se fai il calciatore e sei permaloso, vai a fare la merenda da solo, non va bene”.