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Pellegrino vuol diventare il Samuel del Milan ma scarta idea cittadinanza

Le prime impressioni di Marco Pellegrino a Milanello, i suoi idoli, gli amici argentini in Italia e cosa sta già imparando dai difensori rossoneri

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Parla ancora solo spagnolo ma nella lingua del campo è sicuro di farsi capire bene. E’ stato presentato oggi dal Milan il difensore argentino Marco Pellegrino, classe 2002, acquistato dal Club Atlético Platense al costo di 5,5 milioni di euro, inclusi i bonus, e ha firmato un contratto che lo lega ai rossoneri fino al 30 giugno 2028. Maldini e Ramos i suoi idoli, le curiosità sulla sua storia e infanzia; la voglia di crescere e lo studio degli altri difensori del Milan.

Le prime impressioni di Pellegrino a Milanello

Le prime impressioni a Milanello sono state incredibili ha confessato il neo acquisto Marco Pellegrino alla prima conferenza stampa di presentazione: ” Ho parlato con Pioli che mi sta già aiutando molto dal punto di vista tattico, tecnico e ad entrare nel gruppo. Il lavoro è diverso da quello che facevo in Argentina. Il percorso del Milan è importante, per la grande storia del club. Sono stato accolto nel migliore dei modi e ho visto strutture di altissimo livello. Sono a disposizione della squadra nella speranza di poter far bene. Sono molto giovane e ancora agli inizi, in passato ho anche fatto qualche gol, spero di poterne fare anche altri da difensore con la maglia del Milan.”

L’infanzia di Pellegrino tra il calcio e il tennis, ecco cosa mi porto

Cosa ha imparato Pellegrino dal calcio e dal tennis: “Il tennis e il calcio sono le mie due grandi passioni, da piccolo facevo entrambi gli sport. Da quando ho 14 anni mi sono concentrato di più sul calcio che, a differenza del tennis, ha una squadra che ti lega; nel tennis sei da solo contro tutti ma grazie a quello ho sviluppato mentalità e voglia di crescere.”

Gli esordi in Argentina e la posizione in campo di Marco Pellegrino

Dagli esordi in Argentina alla nuova possibile collocazione in campo per Pellegrino: “Il mio ex tecnico Martin Palermo ha sempre avuto fiducia in me ed è grazie a lui che ho debuttato partecipando e guardando tante altre partite. Mi ha paragonato a Samuel? E’ un onore, ci sono delle differenze tra di noi ma spero di diventare come lui. Sono un difensore centrale abile nel giocare anche come terzino sinistro e nella difesa a tre. Mi riconosco come centrale sinistro di difesa. Mi sono allenato in posizione centrale in questi giorni ma non ho ancora parlato con il mister per poter occupare anche altre posizioni, valuteremo in futuro.”

Maldini e Sergio Ramos gli idoli, Retegui l’amico da affrontare

Chi sono gli idoli di Pellegrino, il rapporto con Retegui e cosa sta imparando nel nuovo Milan: “Le mie somiglianze con Thiaw sono forti e mi piacerebbe fare lo stesso cammino. Conosco Retegui ma non ho potuto ancora affrontarlo. Non penso di fare il suo stesso percorso con la Nazionale e prendere la cittadinanza. Per ora sono qui per fare il meglio per il Milan. Sergio Ramos e Maldini sono tra i miei idoli e da loro ho imparato tantissimo solo a guardarli giocare.

“Ovviamente sto pensando solo ad adattarmi al meglio per la squadra, migliorarmi giorno per giorno e guadagnare minuti nel Milan tra i titolari. Imparare e crescere saranno le mie priorità, ascolterò tutti i consigli. Da Kjaer e gli altri difensori sto già imparando il loro livello tattico e studiare i loro punti di forza: posizione, postura, controllo palla. Dai brasiliani agli argentini, apprezzo Kakà e i tanti altri che ci sono stati.”

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