Nella progressiva definizione di ciò che verte sull’eredità Berlusconi, anche l’ultimo progetto calcistico del Cavaliere – il Monza – ha una sua specifica valenza. Quel che si è compreso, nei mesi seguiti alla scomparsa dell’imprenditore nonché presidente della società ed ex numero 1 del Milan, è la progressiva e cadenzata opera dell’ad Adriano Galliani di consentire con il suo supporto il graduale disimpegno degli eredi dal club brianzolo, ultima creatura di Silvio.
L’ultima indiscrezione che, in effetti, riguarda il Monza sembrerebbe accreditare questa tesi e sciogliere uno dei nodi rimasti.
- Eredità Berlusconi, svolta in vista per il Monza
- Chi è Mario Gabelli
- Finanza e filantropia
- Il destino del Monza
- La situazione Genoa
- La rinascita dell'Empoli
Eredità Berlusconi, svolta in vista per il Monza
Che non fosse opera semplice era comprensibile, al pari di quel che con indubbia parsimonia è emerso nei mesi passati e continua a trapelare sull’eredità Berlusconi; un incastro che senza alcun dubbio riguarda anche il Monza, affidato ad Adriano Galliani, il quale ha pubblicamente ribadito a più riprese di allinearsi alla volontà dei figli di Silvio, ovvero Marina, Pier Silvio (nati dal primo matrimonio), Barbara, Eleonora e Luigi (figli di Berlusconi e Veronica Lario).
Secondo i rumors riportati dal Corsera, in questo ottobre così intenso, si sarebbe affacciato anche Mario Joseph Gabelli, figura interessante per via delle sue attività imprenditoriali, finanziarie e filantropiche che vorrebbe inserirsi negli affari del pallone. Una soluzione, di certo pur trattandosi di una trattativa in una fase ancora embrionale.
Chi è Mario Gabelli
Chi sia Gabelli è la sua biografia a dircelo con un certo supporto dei media. Nato nel Bronx, a New York, il 19 giugno 1942, sta intrattenendo continui colloqui con Fininvest per rilevare inizialmente una quota di minoranza del Monza cosa che potrebbe costituire un avvio del possibile e plausibilissimo acquisto della società brianzola.
Dal 1976, Gabelli regna incontrastato sulla Gamco Investors, la società di gestione del risparmio da lui fondata a New York e che oggi amministra oltre 31 miliardi di dollari con un’ottima campagna di comunicazione basata sulla relazione con gli investitori che lo hanno reso anche un personaggio pubblico, riconoscibile nonché uno dei riferimenti anche televisivi.
Spesso ospite di CNN, viene interpellato per chiarire i punti ostici della finanza al grande pubblico. Fu lui che intercettò la ripresa economica post vaccino, durante la pandemia tra gli altri; volto familiare e in grado di stabilire una relazione di opportunità con il pubblico è interpellato come esperto da CNBC, CNN, Fox Business e Bloomberg News.
Mario Gabelli
Finanza e filantropia
Figlio di due italiani, emigrati da Solignano (Parma) nel Bronx di New York, a 82 anni Gabelli è infatti ancora presidente e amministratore delegato della sua creatura, nonostante i figli già da tempo lavorino in azienda. L’anno scorso il manager ha ottenuto uno stipendio da 36 milioni di dollari, più alto di 9 milioni rispetto a quello toccato a Larry Fink, numero uno BlackRock, colosso da 10 mila miliardi di dollari.
A consultare i media statunitensi, che seguono Gabelli con assidua costanza, si comprende quanto sia stata fondamentale, appunto, la capacità di creare un rapporto di fiducia con chi ha investito e fare una buona comunicazione su ciò.
Come spesso avviene negli Stati Uniti, a una attenta e scrupolosa costruzione dell’immagine oltre che di capitali, come nel caso di Gabelli, l’esperto di finanza è un uomo noto anche per le generose donazioni elargite a note università americane.
Nel 1992 infatti dona 3,5 milioni di dollari alla Roger Williams University, la quale gli ha intitolato anche il dipartimento di economia aziendale. Nel 2010 poi dona ben 25 milioni di dollari alla Fordham University di New York, la somma più alta mai donata per l’università . Lo stesso anno andarono ben tre milioni di dollari al Boston College di New York, il quale lo ammise anche per questo nel consiglio di amministrazione.
Il destino del Monza
Insomma, il Monza potrebbe avere in Gabelli la figura di riferimento per sancire una continuità , componente importante dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi e i cambiamenti registrati, a partire dall’ex allenatore Raffaele Palladino oggi alla Fiorentina.
La situazione Genoa
Non certo semplici sono, invece, le situazioni che riguardano Empoli e Genoa, prossime protagoniste del calciomercato, ma per ragioni opposte. Sotto il controllo della società statunitense 777 Partners dal settembre del 2021, dopo il regno quasi ventennale di Enrico Preziosi il Genoa è di fatto in vendita pur non avendo ricevuto proproste interessanti.
A decretare la sua sorte sarà A-Cap, principale finanziatore di 777 Partners e ora determinato a liquidare ogni investimento effettuato nel fondo. In altri termini una situazione assai delicata, per la gloriosa società genovese.
La rinascita dell’Empoli
L’Empoli, al contrario, vive un momento calcistico intenso e positivo che favorirebbe l’ingresso di nuovi soci in grado di innestare capitali freschi e agevolare il porgetto della famiglia Corsi che rimarrebbe alla guida del club, che ha trovato in Roberto D’Aversa, un allenatore giusto per le ambiziosi della proprietà .
Da qui a gennaio potrebbe cambiare tutta la geografia degli assetti societari, in Serie A. Potrebbe. Dipenderà dalle prossime mosse che andranno registrate da qui in avanti.