Con “Le memorie di Adriano”, il libro autobiografico che lo sta trascinando in una insolita esuberanza verbale, Galliani palesa con alta frequenza quel che è lo stato in cui versa il Monza, ultima creatura calcistica di Silvio Berlusconi.
L’eredità dell’imprenditore e fondatore di Forza Italia è cosa che, pur indiretta, ha le sue ripercussioni sul versante della società voluta e rilanciata da Berlusconi. I dubbi sul progressivo disimpegno, da parte dei figli, dal club sono legittimati dai rumors che sono circolati e che, a modo suo, conferma Galliani.
- Eredità Berlusconi: la situazione del Monza
- Galliani candidato al Senato
- Monza: quale futuro per il club brianzolo
Eredità Berlusconi: la situazione del Monza
Sono passati quattro mesi dal 12 giugno, il giorno in cui è scomparso Silvio Berlusconi, uno degli uomini più influenti nella recente storia italiana. E dopo le lacrime e il cordoglio è stato il momento di stabilire anche il futuro del patrimonio lasciato in eredità dall’ex presidente del Milan e numero uno del Monza.
Il calcio non pare prioritario, nelle gerarchie dei cinque figli dell’ex numero uno del Milan e poi del club brianzolo: una situazione che continua a valere e che pare abbia riscontro nell’incarico confermato nei riguardi del fido Galliani che ha offerto alcune notizie sia durante la presentazione del suo volume a Lentate Sul Seveso, sia nell’ultimissima intervista rilasciata al quotidiano Libero.
“Non ci sono trattative in corso, non c’è un acquirente americano o greco. Ma un partner di minoranze potrebbe trovarsi anzi speriamo di trovarlo”, ha risposto sul tema.
“Grazie a Dio continuo a godere della loro fiducia (i figli, ndr) e hanno la garanzia e la volontà, il desiderio del papà che il Monza fosse grande, in Serie A. Ed è quello che ci auguriamo”.
Tradotto: per ora non si vende, ma si stanno valutando possibili soci per rafforzare il club e preparare le prossime mosse.
Galliani con Luigi e Paolo al Trofeo Berlusconi, insieme a loro anche la compagna Marta Fascina
Galliani candidato al Senato
Confermato nel proprio ruolo di ad del Monza, a rafforzare un legame di fiducia nei riguardi dei cinque figli di Berlusconi, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, nell’intervista rilasciata a Libero, Galliani si espone sul versante politico spiegando la sua posizione:
“Come mai il ripensamento dopo la decisione di non ricandidarmi? Un anno fa il Monza doveva giocare la sua prima stagione in serie A, dopo 110 anni di storia del nostro club. Era una pagina storica, che meritava tutto il mio impegno e la mia attenzione. Se mi fossi ricandidato al Senato sarei stato un cattivo parlamentare e un cattivo dirigente sportivo. Con Berlusconi avevamo realizzato il miracolo di portare il Monza dalla C alla A e non volevamo certo vanificarlo”, ha spiegato.
Monza: quale futuro per il club brianzolo
Il recente arrivo in rosa di Papu Gomez ha consolidato i rapporti, poi, con la tifoseria dopo la delicata fase vissuta dal Monza, che sta affrontando una fase ancora da decifrare. Nonostante l’accordo e la conseguente firma metta fine ad una vicenda durata due mesi, resta ancora da chiarire il futuro del club risollevato da Berlusconi.
Al momento il club che milita in serie A resta all’interno della famiglia con Adriano Galliani che continuerà ad averne la gestione e con l’appoggio di Fininvest.
Ma secondo altri, il Monza potrebbe diventare uno degli asset da mettere in vendita nel prossimo futuro. Non si tratta però di un’operazione che verrà risolta nel giro di breve tempo e potrebbe prevedere, come già accennato dallo stesso Galliani, a un processo lento da intraprendere con l’ingresso di un socio.