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Rocchi, retroscena su frase detta a Pairetto: poi fa chiarezza su rigori dubbi per Napoli, Juve e Inter

A Open Var è tempo di bilanci per il designatore sull'operato di arbitri e Var nella prima parte di stagione: non eravamo partiti bene, ora tutto ok

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Salutato il 2024, è tempo di bilanci anche per gli arbitri. A fare il punto sulla prima parte di stagione è il designatore Gianluca Rocchi nell’intervista a Open Var, l’approfondimento settimanale in onda su Dazn che punta a far luce sugli episodi più controversi dell’ultimo turno di Serie A. Si è parlato della direzione di Pairetto nel derby, ma anche di casi riguardanti Napoli, Juve e Inter che hanno sollevato un polverone nelle scorse settimane.

Derby Roma-Lazio: Rocchi promuove Pairetto

Chiamato a sostituire l’infortunato Guida all’ultimo momento, Pairetto si è ritrovato ad arbitrare un derby della Capitale ad altissima tensione soprattutto nel secondo tempo, quando da provocazioni e scintille si è passati a una vera e propria rissa nel recupero che si è conclusa con l’espulsione dell’attaccante della Lazio Castellanos e un giallo rifilato al difensore della Roma Ndicka.

“Mi complimento con Pairetto e la sua squadra. Non è facile riuscire a preparare una gara così importante nemmeno in un giorno, ma lui l’ha fatto al meglio. Ha diretto una partita ottima in un contesto non semplice”.

Il retroscena prima del match

“L’avevamo preparato visto che a lui piace molto comunicare. E allora gli ho detto: Questa non è la partita in cui tu devi spiegare tanto. Tu arbitra, cartellino e finisci. È quello che poi ha fatto molto bene. Ogni partita ha bisogno di una comunicazione diversa. Non era possibile fare diversamente”.

Il bilancio di Rocchi sull’operato di arbitri e Var

Pur riconoscendo che “a livello generale possiamo fare meglio”, il bilancio di Rocchi è comunque positivo. “Mi piace la linea di intervento che abbiamo preso, ovvero punire i reali rigori, falli e falli di gioco – ha spiegato -. Si è registrato un calo delle on-field review: ciò significa che stiamo migliorando in campo. Mi ritengo moderatamente soddisfatto di arbitro e Var, anche se all’inizio non eravamo partiti bene”.

Il designatore ricordo che “la filosofia del Var è togliere l’errore macroscopico” e che in Italia “abbiamo 46 arbitri, mentre in altri campionati ne hanno 18”. Uno dei temi caldi è quello che riguarda i rigori dati e non dati e la conseguente mancanza di uniformità. “Vorrei eliminare quelli meno gravi, ma non esistono rigorini: o è rigore o non lo è. Siamo nella media della scorsa stagione”.

Napoli, Juve e Inter: i casi più discussi

Si passa poi ad analizzare alcuni casi specifici di cui si è discusso tanto. A partire dal rigore da molti giudicato generosi assegnato al Napoli contro l’Empoli per il contatto Anjorin-Politano. “Non è uno step on foot, ma un rigore da dinamica concesso dall’arbitro, che non mi sento di colpevolizzare perché rientra nell’ambito dell’interpretazione”. Quindi il penalty non dato al Monza contro la Juve per un tocco di braccio di McKennie: “Si tratta di un rigore non chiaro in quanto manca un’immagine chiara dentro e fuori area. E per l’intervento del Var serve chiarezza”.

Infine sul contestato penalty concesso all’Inter contro il Napoli per il leggero contatto tra Anguissa e Dumfries (ricordate il durissimo sfogo di Conte contro il Var nel post partita?) Rocchi spiega: “Questo è un rigore che live avremmo dato tutti, anche perché l’arbitro è posizionato bene. Rivedendolo può essere discutibile, ma non è materia da Var, che deve intervenire solo in caso di errore”.

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