Non è un paese per giovani. Non per tutti almeno. Nel suo editoriale sul Corriere della Sera, Mario Sconcerti giudica la Juventus un approdo troppo rischioso per i migliori baby talenti del nostro calcio e partendo da quel che sta vivendo Bernardeschi arriva a sconsigliare la Juve per giocatori come Tonali o Chiesa.
La meglio gioventù
Sconcerti identifica in 6-7 giocatori la meglio gioventù del nostro calcio e cita Tonali, Chiesa, Barella, Castrovilli, Sensi, forse Bernardeschi, Zaniolo quando tornerà ma quando si sofferma su Bernardeschi fa capire che per tutti costoro andare alla Juve non sarebbe una grande idea.
Era il migliore
Per Sconcerti Bernardeschi era il migliore fino a tre anni fa, poi ha smesso di crescere. Ha avuto tanti piccoli infortuni e gli è pesato il lusso di andare nella squadra migliore, la Juve, dove ci vuole tanto peso per trovare un posto. Oggi andare alla Juve per un giovane bravo è una condanna di lusso. Nome, stipendio, ottima stampa sicura, ma anche un posto nella periferia del calcio, un cambio continuo. Bernardeschi un giorno farà un grande campionato ma non nella Juve.
Il rischio di Tonali
Cambia il nome ma non il concetto se si passa a Tonali: Andrebbe alla Juve a fare cosa? Pjanic credo sarà venduto ma il titolare è Bentancur. Con Sarri, Tonali dovrebbe abituarsi a dare il pallone di prima, centotrenta palloni a partita. “Non è ancora questo Tonali. Forse è di più. Tonali è un centrocampista completo.
Mi ricorda De Sisti giovane, uno dei migliori registi puri della storia. Come De Sisti, Tonali è un uomo squadra, ha bisogno di essere al centro. Può la Juve mettersi in mano ai suoi vent’anni? Forse sì, ma è un rischio per chi gioca sempre per vincere. Altrettanto rischioso è averlo senza farlo giocare.
L’utilità di Chiesa
Anche per Chiesa il discorso è lo stesso: Chiesa è invece giocatore importante ma non ancora definito. Non ha un ruolo esatto. Come attaccante segna poco, come esterno è irresistibile e un po’ confuso. Forse gli servirebbe più Conte che Sarri. Chiesa può essere un attaccante laterale esatto per ritmo e cross.
Con Conte dovrebbe imparare a seguire il proprio terzino. Nella Juve sarebbe un Douglas Costa integro e più all’italiana, meno verticale, meno automatico. Alla fine, il miglior giovane, il più completo, resta Barella, un’evoluzione gregaria di Tardelli. Ma Tardelli è stato (con Maldini) forse l’italiano migliore del dopoguerra.