Dopo la Juventus, anche l’Inter trema per le plusvalenze. Sono infatti proprio queste la causa delle perquisizioni operate stamani nella sede nerazzurra e in quella della Lega Calcio da parte della Guardia Finanza.
Quest’ultima, su mandato della Procura di Milano, ha acquisito alcuni documenti relativi alle compravendite di giocatori avvenute tra il 2017 e il 2019, anni durante i quali potrebbe essersi configurato il reato di false comunicazioni sociali.
Plusvalenze Inter, i dettagli del caso
L’indagine nei confronti del club nerazzurro, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e aperta dal sostituto procuratore Giovanni Polizzi, è entrata oggi nella sua fase operativa dopo che nei giorni scorsi le Fiamme Gialle avevano trasmesso un’informativa alla Procura di Milano.
In questa erano state evidenziate alcune criticità nei bilanci dell’Inter relativamente alle operazioni di mercato legate a una decina di calciatori compiute tra il 2017 e il 2019, movimenti sui quali oggi la Procura ci ha voluto vederci chiaro passando all’acquisizione dei documenti.
Plusvalenze Inter, i motivi delle perquisizioni
È stata la stessa Procura ad approfondire nel dettaglio le ragioni dell’operazione effettuata oggi presso le sedi dell’Inter e della Lega Calcio.
“Le attività in corso sono dirette ad acquisire documentazione relativa alle cessioni da parte dell’Inter dei diritti pluriennali sulle prestazioni di taluni calciatori relativamente agli esercizi 2017/2018 e 2018/2019 al fine di verificare la regolarità della contabilizzazione delle relative plusvalenze” si legge nel comunicato firmato dal procuratore facente funzioni Riccardo Targetti.
Il testo specifica anche che l’ipotesi di reato al centro dell’indagine (per ora contro ignoti) è di false comunicazioni sociali.
Subito dopo la perquisizione della GdF, sul sito ufficiale dell’Inter è apparso questo scarno comunicato che precisa come non ci sia al momento nessuna indagine a carico della società nerazzurra:
“FC Internazionale Milano conferma di aver fornito la documentazione richiesta relativa alle cessioni di taluni calciatori avvenute nelle stagioni 2017/2018 e 2018/2019. La richiesta è pervenuta dalla Procura di Milano per verificare la regolare contabilizzazione delle relative plusvalenze.
I bilanci della società sono redatti nel rispetto dei più rigorosi principi contabili.Nessun tesserato dell’Inter è indagato. Nessuna contestazione è stata formalizzata. Come recita il comunicato stesso della Procura, si tratta di indagini preliminari”.
Plusvalenze, un male da combattere
Le dinamiche sotto esame dunque sono le stesse emerse con la Juventus: sopravvalutare il valore dei diritti pluriennali sulle prestazioni sportive dei calciatori rispetto al prezzo d’acquisto per incrementare la voce dei ricavi.
La pratica, decisamente allarmante, getta un’ulteriore ombra su un mondo la cui reputazione non è già eccelsa e arriva all’indomani delle dure parole di condanna pronunciate dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso.
“Non accetteremo mai situazioni non chiare, poco trasparenti, ci batteremo per regole uguali per tutti e continueremo a fare sentire la nostra voce, sempre. Il calcio, in Italia in particolare ma non solo, sta attraversando un periodo molto critico” si legge nella lettera di Natale scritta dal numero uno viola.
“Siamo davvero vicini a un momento di non ritorno se non verranno prese delle decisioni chiare e precise da mettere in atto al più presto, per il futuro di questo amato sport. E noi continueremo a batterci per avere sani e giusti principi, regole certe e trasparenza”.
Valori questi che, nel caso dell’Inter, si spera non siano stati calpestati.