La battaglia in tribunale di Andrea Agnelli continua e, da Roma, approda addirittura alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Sarà il tribunale UE, infatti, a esprimersi sul contenzioso aperto dall’ex presidente della Juventus contro la squalifica di 24 mesi per il caso plusvalenze, decisa dalla giustizia sportiva italiana ed estesa poi in ambito UEFA e FIFA. Un passaggio di testimone, dall’Italia all’Unione, diretta conseguenza dell’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
- Agnelli, il ricorso al Tar dopo il caso plusvalenze
- Plusvalenze Juve: l'ordinanza del Tar del Lazio
- Il caso Agnelli come la Superlega: alla Corte di Giustizia UE
Agnelli, il ricorso al Tar dopo il caso plusvalenze
Agnelli, infatti, aveva fatto ricorso al Tar chiedendo la cancellazione dell’inibizione di due anni rimediata in conseguenza del polverone plusvalenze. Insieme alla revoca del provvedimento, l’ex numero uno bianconero aveva chiesto pure la condanna al risarcimento e/o all’indennizzo del danno da parte delle autorità sportive nazionali. Il tribunale amministrativo si è finalmente pronunciato sulla questione, accogliendo le richieste dei legali di Agnelli che chiedevano – appunto – il rinvio pregiudiziale alla Corta di Giustizia.
Plusvalenze Juve: l’ordinanza del Tar del Lazio
“Con la presente ordinanza – si legge nel dispositivo pubblicato dal Tar laziale – questo Tribunale solleva questioni pregiudiziali di interpretazione ai sensi dell’art. 267 del Trattato U.E., in relazione alla compatibilità della disciplina nazionale di cui al decreto legge 19 agosto 2003, n. 220, recante ‘Disposizioni urgenti in materia di giustizia sportiva’, convertito con modificazioni dalla L. 17 ottobre 2003, n. 280, con il diritto eurounitario”. Toccherà dunque alla Corte di Giustizia UE esaminare le questioni in oggetto.
Il caso Agnelli come la Superlega: alla Corte di Giustizia UE
Ironia della sorte, la Corte di Giustizia UE è lo stesso organismo che, a dicembre scorso, ha di fatto dato ragione ad Agnelli e agli altri tenaci assertori del progetto Superlega: Florentino Perez, presidente del Real Madrid, e Joan Laporta, numero uno del Barcellona. Adesso l’ex presidente bianconero si aspetta un altro verdetto favorevole, che possa restituirgli credibilità agli occhi del mondo sportivo. E che, inoltre, potrebbe fruttargli un cospicuo risarcimento.