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Plusvalenze Juventus, Cobolli Gigli ha una certezza sulla penalizzazione

L'ex presidente bianconero non ha dubbi a riguardo. Per lui la situazione attuale del club, con il -15 in classifica, è peggio rispetto a quella vissuta ai tempi di Calciopoli.

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Dopo un solo punto in tre partite, la Juventus è tornata alla vittoria nella trasferta di Salerno. La classifica della formazione bianconera resta comunque difficile. Perché con i 15 punti di penalizzazione la squadra è ora a quota 26 in decima piazza con Monza ed Empoli. Mentre, sul campo sarebbe da sola terza con 41 punti a due lunghezze dall’Inter. Una situazione delicata, come ammesso anche da Giovanni Cobolli Gigli.

Juventus, la situazione secondo Cobolli Gigli

L’ex presidente bianconero ha infatti voluto dire la sua riguardo al momento delicato che sta attraversando la Juventus. Intervenuto su Lady Radio, Cobolli Gigli è stato molto deciso: “Questa penalizzazione è peggiore di quella subita in Calciopoli. La squadra non ha avuto il tempo di prepararsi di testa. Ha creato uno scombussolamento settimanale, mentre quella Juve aveva avuto tutta l’estate per prepararsi“.

In diretta poi a Calciomercato.it su TvPlay, Cobolli Gigli ha tenuto a precisare questa differenza importante: “Quando arrivammo alla prima sentenza di 30 punti e con la retrocessione in B decidemmo di giocarcela e ribaltare tutto sul campo, avendo come obiettivo quello di rientrare in A. La differenza con oggi è che al momento la Juve si trova penalizzata di 15 punti a metà campionato, cosa molto più grave”.

Juventus, le differenze con Calciopoli per Cobolli Gigli

Come ben noto, le varie sanzioni riguardo Calcipoli erano arrivate durante l’estate del 2006, quando poi l’Italia riuscì a vincere il Mondiale in Germania. Mentre adesso il caso plusvalenze ha cambiato la stagione dei bianconeri a campionato in corso. “Io c’ero nel 2006, la famiglia Agnelli non esisteva in quel momento. Andrea non era favorevole alla mia presidenza”, ha aggiunto sulla vicenda Cobolli Gigli.

In quel periodo senza la famiglia Agnelli, la Juventus si era comunque riunita: “All’epoca noi fummo in grado di ricompattare la squadra, determinata a tornare in A in un campionato competitivo con Genoa e Napoli. La Juve di adesso deve cercare che i calciatori non vengano coinvolti o inquinati da tutto quello che possono sentire e ascoltare dalle tv e dai giornali”, questo il consiglio dell’ex presidente.

Juventus, Cobolli Gigli sulla presidenza Agnelli

Oltre a sottolineare il momento delicato juventino con la penalità subita a campionato in corso, Cobolli Gigli ha voluto anche commentare tutto il periodo di presidenza di Andrea Agnelli, dal maggio 2010 fino a qualche settimana fa: “Il presidente aveva delle persone accanto a lui che lo consigliavano e che avevano un alto livello di professionalità. Parlo di Marotta, che metteva un freno a Paratici”.

Cobolli Gigli si è tolto così qualche sassolino dalla scarpa riguardo le decisioni sbagliate dalla gestione Agnelli: “Con Conte fece una scelta coraggiosa, che io forse non avrei fatto. Poi ci fu l’episodio Ronaldo e dissi subito che fu un acquisto sbagliato. Portò l’uscita di Marotta e a quel punto Agnelli prese delle decisioni sbagliate insieme ai nuovi collaboratori, tra tutti Paratici“.

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