Cristiano Ronaldo è nuovamente sulla graticola in Premier League per un nuovo gesto di insofferenza nei confronti del Manchester United e del suo allenatore, l’olandese Erik Ten Hag.
- Ronaldo lascia la panchina dello United
- Cristiano Ronaldo allo scontro con Ten Hag
- Il futuro di Ronaldo lontano dal Manchester United
Ronaldo lascia la panchina dello United
Ieri i Red Devils hanno affrontato e battuto per 2-0 il Tottenham di Antonio Conte in una delle gare più importanti dello scorso turno di Premier. Nonostante il risultato positivo, però, non è stata una giornata felice per il mondo United.
Colpa di Ronaldo, che ha manifestato tutto il suo disappunto per aver trascorso l’intera partita in panchina. Fuori dall’undici titolare, il portoghese non è stato mandato in campo da Ten Hag neanche nella ripresa: dopo i gol di Fred e Bruno Fernandes per i Red Devils, l’allenatore olandese ha scelto il centrocampista McTominay per rimpiazzare Antony e ha poi sostituito Sancho con il 20enne Elanga, decidendo dunque di non far entrare in campo Ronaldo.
Cristiano Ronaldo allo scontro con Ten Hag
Visibilmente contrariato, il portoghese ha abbandonato anzitempo la panchina dello United, tornando negli spogliatoi prima del fischio finale. Un gesto inequivocabile circa il suo disappunto che ha ovviamente rimarcato il problema della gestione di Ronaldo, il cui rapporto con Ten Hag pare ormai definitivamente deteriorato.
“Oggi non mi interessa Ronaldo, ce ne occuperemo domani”, ha commentato nel post-gara il tecnico olandese, sorvolando sulle polemiche. Secondo quanto affermato oggi dalla stampa inglese, però, Ten Hag stamattina avrebbe affrontato il giocatore a muso duro, accusandolo di aver tenuto un comportamento irrispettoso verso il club e i compagni di squadra e annunciandogli che non sarà convocato per la prossima partita con il Chelsea.
Il futuro di Ronaldo lontano dal Manchester United
Dopo il gesto di ieri, insomma, è rottura totale tra Ronaldo e lo United. A questo punto il portoghese è destinato a lasciare i Red Devils a gennaio, ma oltre alla risoluzione del contratto con buonuscita – un’ipotesi difficilmente attuabile, considerati i 25 milioni di euro l’anno percepiti dal portoghese – ad oggi non sono emerse soluzioni concrete per una situazione che sta diventando ogni giorno più esplosiva.