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Processo Juventus, il retroscena sulla richiesta del -5: cosa può succedere ora

I legali avevano chiesto in extremis di ridurre la penalizzazione e retrocedere i bianconeri al 4° posto. Dopo la sentenza possibile il ricorso e il patteggiamento per la manovra stipendi

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Ieri nel processo davanti alla Corte d’Appello Federale della Figc la Juventus ha chiesto il proscioglimento da ogni accusa, salvo poi tentare di limitare la penalizzazione a soli 5 punti: questo il retroscena svelato oggi dal Corriere dello Sport. I giudici non hanno preso in considerazione la richiesta e ora dopo la penalizzazione di 11 punti il club bianconero e i suoi legali valutano la strategia da adottare. Anche perché in vista c’è una nuova probabile nuova sanzione per il filone di indagini su manovra stipendi, commissioni agli agenti e partnership occulte con altri club.

Processo Juventus, la difesa dei legali bianconeri

Il Corriere dello Sport ricostruisce la strategia dei legali della Juventus nel processo di ieri davanti alla Corte Federale d’Appello per il caso plusvalenze. In primis gli avvocati hanno chiesto il proscioglimento da ogni accusa della società suggerendo una diversa valutazione di afflittività, con la retrocessione dal 2° al 4° posto che avrebbe causato comunque una perdita economica (12 milioni), e sottolineando il cambio dei vertici dirigenziali, da interpretare come volontà della Juve di cambiare rotta rispetto al passato.

Processo Juventus, la penalizzazione di -5 chiesta dagli avvocati

Ma dopo aver chiesto che la Juventus fosse prosciolta da ogni accusa, i suoi legali hanno provato in via estrema a ridurre l’impatto della sanzione, chiedendo una penalizzazione di soli 5 punti, che avrebbe portato i bianconeri al 4° posto con 64 punti, dietro Lazio e Inter. Richiesta che non è stata accolta dai giudici del processo plusvalenze.

Processo Juventus, l’ipotesi del ricorso

In una nota diffusa dopo la sentenza, la Juventus ha sottolineato che, a suo parere, la decisione dei giudici non tiene conto della principio di proporzionalità nell’applicazione delle sanzioni. La Juve “si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni”, si legge nel comunicato. Il ricorso della Juventus sul -10 non è dunque certo, anche perché a breve si aprirà un nuovo fronte legale che molto probabilmente porterà a nuove sanzioni.

Juventus, ipotesi patteggiamento per la manovra stipendi

Il 15 giugno, a campionato concluso, la Juventus tornerà davanti alla Corte d’Appello Federale per affrontare le accuse riguardanti la manovra stipendi, le commissioni illecite agli agenti e le partnership occulte con Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli e Udinese. Le ipotesi a riguardo sono due, la prima prevede che la Juve chieda il patteggiamento prima dell’inizio del processo, ottenendo lo sconto di un terzo. Con tale strada la Juventus ammetterebbe la colpa, ma eviterebbe il processo e sconterebbe la sanzione nella stagione 2022/23, cumulando gli illeciti con quelli del caso plusvalenze per poi ripartire nella prossima senza penalizzazioni.

L’alternativa è seguire tutto l’iter provando a difendersi fino in fondo: una strada rischiosa considerate le prove raccolte dalla Procura di Torino e passate alla Procura Federale e una sanzione che a quel punto sarebbe piena, con tutti i rischi legati all’applicazione del principio di afflittività.

Processo Juventus, il retroscena sulla richiesta del -5: cosa può succedere ora Fonte: Getty Images

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