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Pagelle Real Madrid-Milan 1-3: Morata ex spietato, Leao e Reijnders immensi, Pulisic vince l'Election Day

Top e flop della partita Real Madrid-Milan, valevole per la 4a giornata di Champions League: impresa della squadra di Fonseca trascinata da un Morata super e da un Leao rinato

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Clamoroso al Bernabeu: un immenso Milan manda al tappeto i campioni d’Europa del Real Madrid grazie ai gol dell’eroe per caso Thiaw, del contestato ex Morata e di un incontenibile Reijnders. La notte magica nel tempio della Casa Blanca segna il riscatto di Leao, autore di una prestazione super, ma soprattutto di Fonseca, che ha vinto il confronto col re di coppe Carletto Ancelotti. Con questo successo i rossoneri agganciano i blancos a quota 6 in classifica.

Real Madrid-Milan tra fischi ed emozioni

È già il pre-partita della sfida tra i due club più vincenti della storia della coppa più nobile del Vecchio Continente a raccontare tanto. Tempesta di fischi da parte del Bernabeu al momento dell’inno della Champions League: così il popolo blancos manifesta il proprio dissenso alla Uefa per la mancata assegnazione del Pallone d’Oro a Vinicius, scalzato da Rodri.

Rivivi le emozioni di Real Madrid-Milan

Subito dopo, però, spazio alle emozioni con il toccante minuto di silenzio per le vittime della Comunità Valenciana, messa in ginocchio dall’alluvione causata dalla Dana.

Il bomber che non t’aspetti: la sblocca Thiaw

Fonseca schiera Musah sulla trequarti con l’intenzione di avere maggiore copertura e nello stesso tempo garantire più libertà a Pulisic e soprattutto Leao. L’intuizione si rivela vincente, perché dopo 12′ il Milan si porta in vantaggio.

Calcio d’angolo battuto da Pulisic e colpo di testa perfetto dell’eroe per caso Thiaw: il Bernabeu è ammutolito. La reazione del Real è veemente, ma Maignan risponde presente prima su Mbappé e poi su Vinicius.

L’erroraccio di Theo e l’ingenuità di Emerson Royal

Purtroppo la gioia del vantaggio dura poco. Il Milan decide di complicarsi la vita con una doppia leggerezza che contro uno squadrone come il Real Madrid si paga eccome. Theo Hernandez sbaglia tutto in fase di costruzione, Vinicius penetra in area e viene pizzicato da Emerson Royal: per Vinčić è calcio di rigore.

Fonseca è una furia, Morata si fa ammonire, ma il direttore di gara non cambia idea. Dagli undici metri si presenta proprio il campione brasiliano che beffa Maignan con un morbido scavetto.

Il riscatto di Leao, l’ex Morata e Reijnders

I rossoneri non si lasciano sopraffare dai padroni di casa, anzi. Approfittano di ogni errore degli avversari per provare a pungere in contropiede. E al 39′ da un disimpegno fuori misura dello svagato Tchouaméni ecco la ripartenza avviata da Fofana, impreziosita da Pulisic e Leao e finalizzata dal grande ex Morata, abile a fiondarsi sulla respinta di Lunin. Alvaro è una sentenza quando gioca contro il ‘suo’ Real: settimo gol in 13 partite.

Al 73′ il Milan cala addirittura il tris: Leao versione Furia cavallo del West brucia un attonito Lucas Vasquez e serve in mezzo Reijnders che non sbaglia. Brivido a 10′ dalla fine: Rudiger insacca dopo un’uscita così e così di Maignan, ma il gol è annullato per fuorigioco di Rodrygo.

Le pagelle del Milan

  • Maignan 7: Nel momento più delicato, ovvero subito dopo il gol del vantaggio, risponde presente prima su Mbappè e poi su Vinicius. Nulla può sul rigore del mancato Pallone d’Oro brasiliano, poi è superlativo su Mbappé. Nel finale rischia con un paio di leggerezze, ma compie anche una prodezza su Brahim Diaz.
  • Emerson Royal 5,5: Causa il rigore che permette ai fenomeni di Ancelotti di rientrare in partita (dal 93′ Calabria: sv).
  • Thiaw 6,5: Se gli avessero detto che avrebbe sbloccato il match delle stelle del Bernabeu, probabilmente non ci avrebbe creduto. Invece, è proprio Malick a infiammare la grande classica d’Europa con un perfetto stacco di testa.
  • Tomori 6: L’inglese sbanda in più di una circostanza, ma cresce nella ripresa.
  • Theo Hernandez 6: Perde una palla in uscita sanguinosa: l’errore è fatale, perché subito dopo arriva l’ingenuità di Emerson Royal che consente al Real di pareggiare dagli undici metri. È l’unica sbavatura di una gara poi giocata sempre a ritmi altissimi.
  • Fofana 7: Come un avvoltoio si fionda sul passaggio molle di Tchouaméni e avvia la ripartenza che vale il 2-1.
  • Reijnders 8: Corsa, testa, cuore e gol: un partitone.
  • Musah 7: La mossa di Fonseca che coglie di sorpresa i fenomeni di Ancelotti. Il difensore è al tempo stesso attaccante e difensore aggiunto: l’uomo in più che fa saltare il banco. Il piano anti-Vinicius ha funzionato (dal 93′ Pavlovic: sv).
  • Pulisic 7: American power: confeziona l’assist per Thiaw e c’è la sua firma anche sul secondo gol. Nell’election day urne aperte pure a Milanello: plebiscito di voti per Christian (dal 70′ Loftus-Cheek: 6).
  • Leao 8: Chissà che alla fine non abbia avuto ragione proprio Fonseca. Le tre panchine di fila in campionato hanno giovato al portoghese, tornato devastante sulla corsia mancina. Protagonista assoluto in occasione del secondo e del terzo gol del Diavolo (dal 77′ Okafor: sv).
  • Morata 8: L’ex dal dente avvelenato gioca con la solita generosità che lo contraddistringue. E castiga ancora una volta la sua vecchia squadra sfruttando la respinta di Lunin e il riposino che stavano schiacciando i difensori vestiti di bianco (dal 70′ Abraham: 6).
  • Allenatore Paulo Fonseca 8: Il riscatto del portoghese: imbriglia i campioni d’Europa con l’intuizione Musah ed espugna il Bernabeu. Tre punti per zittire gli scettici.

Top e flop del Real Madrid

  • Vinicius 6,5: Il Bernabeu è tutto dalla sua parte, come certificato dai fischi all’inno della Champions. E il brasiliano ripaga l’amore del suo pubblicato trasformando con freddezza il rigore del pareggio.
  • Mbappé 5: Impegna due volte Maignan, ma sembra aver lasciato a Parigi il killer instinct.
  • Bellingham 5: Che succede a Jude? Il 21enne inglese, che di questi tempi la scorsa stagione aveva già segnato a raffica, è ancora a digiuno di gol. Prestazione senza guizzi.
  • Modric 5: Gli anni passano per tutti, anche per i più grandi. Il 39enne croato soffre tremendamente il dinamismo degli avversari.
  • Militao 5: Concede tutto il tempo del mondo di Leao di girarsi in area: la successiva prodezza di Lunin non serve, perché poi sopraggiunge Morata che insacca.
  • Lucas Vazquez 4,5: Umiliato dal miglior Leao della stagione.
  • Tchouaméni 4: Si lascia beffare da Thiaw in occasione del vantaggio rossonero. La sua partita da incubo prosegue con lo sciagurato passaggio che dà il via alla ripartenza del 2-1 del Milan.
  • Allenatore Carlo Ancelotti 5: Seconda sconfitta di fila dopo il poker subito nel Clasico e seconda sconfitta in quattro partite di Champions, per giunta in casa contro la squadra di cui è stato leggenda da calciatore e allenatore. La verità è che senza Kroos il suo Real annaspa.

La classifica della Champions League 2024/2025

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