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Rivalità Sinner-Alcaraz, Barazzutti ha un dubbio su Carlitos: poi glissa sul caso clostebol

Barazzutti ha spiegato cosa manca a Musetti per fare il salto di qualità e parlato della rivalità tra Sinner e Alcaraz, riguardo al quale ha un dubbio sul futuro

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Tra i protagonisti dell’incredibile 2024 del tennis italiano c’è certamente anche Lorenzo Musetti, che dopo una stagione in chiaroscuro, è tornato a mostrare il suo tennis brillante togliendosi grandi soddisfazioni. Merito, fra le altre cose, anche dell’ingresso nel suo team di Corrado Barazzutti, che in un’intervista rilasciata a OA Sport, si è espresso sulle possibilità di crescita del carrarino e non solo.

L’ex n°7 ATP ha parlato anche di Jannik Sinner e della sua rivalità con Carlos Alcaraz, nella quale a suo parere potrebbe entrare un terzo incomodo già presente nel circuito, per poi dire la sua anche sul caso clostebol che vede al centro l’altoatesino.

Cosa manca a Musetti per il salto di qualità

Dal suo ingresso nel team al fianco di Simone Tartarini, Lorenzo Musetti ha fatto importanti passi in avanti che gli hanno permesso di togliersi parecchie soddisfazioni nel 2024 e risalire il ranking fino alla 17esima posizione. Ma per Corrado Barazzutti il carrarino può puntare ancora più in alto, a patto che lavori sulla continuità di rendimento, da sempre tallone d’Achille del classe 2002:

Lorenzo è stato protagonista di una grande stagione per i risultati che ha ottenuto e i miglioramenti compiuti. Deve lavorare sulla continuità. Ha un tennis che gli permette di giocare contro i migliori e a Vienna contro Zverev indoor l’ha dimostrato. Tutto sta nell’avere più consistenza con i fondamentali, soprattutto col servizio, perché con quello si può comandare lo scambio. Ci stiamo lavorando e sono fiducioso da questo punto di vista. Può entrare in top-10, a patto che dia seguito ai suoi miglioramenti e soprattutto giochi con la continuità necessaria per fare dei passi in avanti”.

Barazzutti: “Sinner è più straordinario di quanto appaia”

Una possibile fonte d’ispirazione per Musetti è certamente il connazionale Jannik Sinner, per il quale Barazzutti non risparmia i complimenti: “Jannik per la sua dedizione e la voglia di migliorarsi sempre è un riferimento, ma io credo che ci siano anche delle qualità che poi portano a raggiungere certe posizioni. Intendo che spesso quando ci si riferisce di Sinner la tendenza è quella di focalizzarsi, anche giustamente, sulla descrizione della sua voglia di lavorare. Ma i suoi risultati incredibili sono dovuti anche ad altro. Gioca benissimo a tennis, è in grado di eseguire colpi di una difficoltà assoluta con una semplicità che neanche ce ne rendiamo conto. Ci troviamo al cospetto di un tennista straordinario

La rivalità tra Sinner e Aclaraz e il possibile terzo incomodo

L’unico capace di mettere i bastoni tra le ruote a Sinner al momento sembra essere Carlos Alcaraz, con cui sta dando vita a una bellissima rivalità che tutti si augurano possa durare ancora a lungo. Barazzutti si è espresso anche a proposito di questa, individuando poi quale dei giocatori già presenti nel circuito potrebbe fare da terzo incomodo tra i due:

Lo spagnolo può avere maggiori soluzioni di Jannik e quando gioca bene può dargli problemi, ma è da vedere se Alcaraz sarà in grado di rendere più frequenti queste punte di rendimento, perché Sinner sale di livello anno dopo anno con costanza. Sono convinto che Holger Rune sia il più attrezzato a fare da terzo incomodo. Ha il gioco, la preparazione fisica e la voglia di arrivare. E io spero anche in Musetti, ovviamente, anche per le sue qualità. Allo stato attuale delle cose, credo comunque che Sinner e Alcaraz abbiano fatto un po’ il vuoto”.

Il non giudizio e la speranza sul caso clostebol

Infine impossibile sfuggire alla domanda sul caso clostebol, argomento al centro di ogni conversazione sul tennis ora che la stagione si è conclusa: “A differenza di altri che si sono espressi sulla vicenda, io ne so troppo poco per dare un giudizio. Posso solo ripetere quello che si sa già, cioè che Jannik non ha fatto uso di questa sostanza per alterare le sue prestazioni. Per questo motivo, mi auguro che la vicenda si chiuda in una piena assoluzione per la stima che ho per il ragazzo e il suo staff”.

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