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Roma: De Rossi non perdona la Lega, parole al veleno poi le risate su tatuaggi e battuta Paredes

Il tecnico della Roma vuol provare a infliggere la prima sconfitta al Leverkusen in semifinale di Europa League, Lukaku e Smalling verso il recupero

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Si sente un po’ preso in giro e con lui un po’ tutta la Roma. Per due volte, prima del recupero con l’Udinese e due giorni fa prima della prossima gara a Bergamo con l’Atalanta, il club giallorosso ha scritto lettere accorate alla Lega chiedendo tutela in vista degli impegni di semifinale di Europa League con il Bayer Leverkusen, suggerendo date diverse. E puntualmente entrambe le volte si è vista sbattere la porta in faccia. Daniele De Rossi ancora non ha digerito l’ennesimo no della Confindustria del pallone che ha evitato di spostare la finale di coppa Italia Juventus-Atalanta senza consentire pertanto alla Roma di giocare a Bergamo di lunedì anzichè di domenica. Alla vigilia della prima sfida ai tedeschi il tecnico romano è ancora avvelenato.

De Rossi attacca la Lega

A Sky De Rossi non le manda a dire: “Mi trovo un po’ spaesato. Ho alle spalle persone che si occupano di questa squadra 24 ore su 24, a volte trovo i nostri dirigenti al telefono di sera tardi avvelenati per questa situazione. Accontentare tutti è difficile, però a volte sembra strano che non veniamo accontentati noi, come squadra italiana e orgoglio in Europa. Non voglio fare dietrologia, ma resta sicuramente un precedente. L’unica cosa strana è che non si trova una data, mentre per un’altra partita si è trovata una data a fine campionato e a giocatori in vacanza, non mi era mai successo. Giocare 3 giorni dopo non sarà mai la stessa cosa. Per il resto, noi dobbiamo pensare al campo e cercare di migliorare”.

La battuta sul tatuaggio scatena le risate in sala stampa

In sala conferenza la tensione si stempera quando gli viene chiesto, in inglese, che tatuaggio si farebbe come allenatore visto quello sulla gamba che lo raffigura come giocatore (il celebre triangolo con la scivolata): “Cosa mi farei? Non ci ho mai pensato. Ne ho molti, sono stanco di sentire il dolore dei tatuaggi quindi mi sono fermato, un paio di anni fa. Prima vinciamo qualcosa di importante, poi magari ci penserò. Un tatuaggio più calmo? Da allenatore devi essere più calmo, non puoi fare le scivolate. A volte mi manca quella sensazione, ma ho i miei calciatori e credo in loro al 100%. Sono calmo perché credo in loro e mi hanno dimostrato che sono in grado di fare tutto. Ora sembro più calmo, ma ho ancora il fuoco dentro”. Altre risate quando invece, a Paredes, viene chiesto in cosa dovrebbe migliorare Daniele come allenatore. L’argentino risponde: “Dovrebbe mangiare di meno”. De Rossi ride: “Lo sapevo che diceva così, sul resto non ha coraggio”.

Smalling e Lukaku verso il recupero

Il tecnico giallorosso non ufficializza i recuperi due due infortunati illustri ma fa capire che si va verso il sì: “Lukaku ha pochissimo sulle gambe di allenamento, ma allo stesso tempo ha saltato pochi giorni. Ci prendiamo un altro giorno per valutarlo, ieri ha fatto un allenamento non intensissimo, ma sembrava stesse abbastanza bene. Vediamo oggi, magari spingiamo un pochino di più. Poi decideremo, qualche piccolo dubbio ce l’ho. Smalling? Ha fatto un allenamento in linea con i ritmi, ma l’ha fatto tutto. Spero e penso di recuperarli entrambi, poi vediamo la gestione del minutaggio”.

De Rossi conosce le difficoltà della sfida al Bayer: “Da temere c’è tutto, la maniera in cui giocano, giocano benissimo. C’è qualcosa di grande in quella squadra. Hanno un allenatore forte, forse il migliore al mondo, ottimi giocatori e fanno un gran bel calcio. Una cosa da rispettare molto è che siano imbattuti nonostante siano andati sotto spesso e volentieri. Il fatto di essere imbattuti penso non sia un peso per loro, ma ci sono squadre che li hanno messi in difficoltà. La fortuna la lascio a quelli che vanno a giocare al casinò”

L’ultima sconfitta europea del Bayer è arrivata proprio contro la Roma: “C’è un discorso di cabala, per chi ci crede può essere una speranza. Io penso a preparare la partita e i miei giocatori. In campo troveremo una squadra più forte e migliorata. Quest’anno hanno più consapevolezza, sanno di essere campioni. Hanno la mente libera e vogliono essere campioni anche in Europa. I numeri lo dicono che sono cambiati, ma basta vederli. È un bel ricordo, spero a loro dia fastidio, ma noi ci concentriamo su questa partita. Sappiamo che sono più forti”.

Infine alla domanda se la Roma è una squadra costruita per vincere solo in Europa risponde piccato: “Se fosse così sarebbe gravissimo e non potrei preparare la partita con la Juventus. Da quando siamo arrivati, abbiamo 2 punti di media in campionato. Se avessimo 70 punti, saremmo tranquilli in Champions e potremmo pensare solo all’Europa League. Non possiamo farlo ma non posso neanche dire che la mia squadra sia abituata a vincere solo in Europa, il mio percorso è positivo anche in campionato”.

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