Dall’immobilismo all’attivismo puro. La Roma è entrata in gamba tesa sul mercato e sta provando a chiudere colpi decisamente importanti. Prima Soulé, esterno di qualità, strappato alla Juventus per 30 milioni bonus inclusi. Ora il centravanti, con l’ucraino Artem Dovbyk individuato come l’uomo perfetto per finalizzare gli assist dei giocolieri giallorossi. Nonostante la concorrenza, i capitolini sono passati in vantaggio per l’acquisizione dell’attaccante del Girona con conferme che sono arrivate anche dall’entourage del giocatore.
- Il no di Dovbyk all'Atletico Madrid
- Vicino il quarto rinforzo per De Rossi
- La trattativa col Girona dopo il sì del giocatore
Il no di Dovbyk all’Atletico Madrid
Un indizio importante al possibile arrivo di Artem Dovbyk alla Roma è giunto dal procuratore dell’attaccante. Quest’ultimo, infatti, ha parlato del futuro del suo assistito al portale ucraino ukrfootball.ua: “L’Atletico Madrid è un grande club, ma non abbiamo visto un progetto serio per Artem e la loro offerta in termini finanziari è significativamente inferiore alle offerte di altri club interessati al capocannoniere della Liga“. Nessun riferimento diretto ai giallorossi ma un assist che impossibile non cogliere.
Vicino il quarto rinforzo per De Rossi
Anche perché, a quanto pare, il 27enne attaccante ucraino preferirebbe proprio la soluzione Roma. Dopo i 24 gol in 39 presenze dello scorso anno e un Europeo piuttosto deludente, per il bomber la Serie A rappresenterebbe l’opportunità migliore per continuare a crescere. In tal senso l’eliminazione di una candidata come l’Atletico Madrid dalla corsa è indubbiamente un bene per il team capitolino, che però ora deve fare in fretta per regalare a De Rossi il quarto rinforzo dopo Le Fee, Ryan e Soulé.
La trattativa col Girona dopo il sì del giocatore
Se con il giocatore tutto è in discesa, con un accordo di 4 milioni l’anno per 5 anni di contratto, va sistemato tutto invece con il Girona che è proprietario del cartellino dell’attaccante. C’è una clausola rescissoria di 40 milioni che tuttavia la Roma non vorrebbe pagare puntando ad uno sconto. La prima offerta di 26 milioni non ha fatto breccia negli spagnoli, ma il diesse Ghisolfi è pronto a migliorarla. La differenza, magari, la potrebbe fare una percentuale sulla futura rivendita.