José Mourinho e Maurizio Sarri non si sono mai incontrati in Serie A. E a quanto pare non lo faranno neppure a breve. Il neo allenatore della Roma e l’ex tecnico di Napoli e Juventus si sono incrociati solo per una stagione in Premier League, uno sulla panchina del Tottenham e l’altro su quella del Chelsea e furono scintille per un’esultanza di un collaboratore dell’allenatore toscano proprio nei pressi della panchina degli Spurs.
Lo Special One si è “vendicato” indirettamente soffiando al collega la panchina della Roma proprio in extremis, ovvero quando Sarri era a un passo dalla firma con i giallorossi.
‘La Gazzetta dello Sport’ è entrata nel dettaglio della scelta della società giallorossa, che ha virato sul portoghese dopo numerosi incontri positivi con Sarri e il suo agente Fali Ramadani.
A beffare Sarri è stata semplicemente la disponibilità di José Mourinho, che era stato già contattato dalla Roma, la cui dirigenza non era evidentemente confidente sull’assenso del portoghese.
Per la giornata di venerdì, ovvero l’indomani della semifinale di ritorno di Europa League contro il Manchester United, era in programma un altro incontro tra il dg della Roma Tiago Pinto e lo stesso Ramadani, ma è stato tutto annullato dal sì fatto arrivare da Mou, prima scelta della Roma, che si era incontrato a Londra con la famiglia Friedkin già prima della semifinale d’andata di Europa League.
Qualche giorno per limare i dettagli e capire che era davvero tutto possibile e Sarri ha dovuto incassare l’amara beffa.
Alla quale peraltro se ne può aggiungere a breve un’altra. Perché se è vero che le proposte per il tecnico toscano non mancano, con Arsenal e soprattutto Tottenham molto interessate, la realtà parla di un contratto ancora in essere con la Juventus fino al 30 giugno. Anzi, il club bianconero dovrà pagare una penale da 2,5 milioni di euro a Sarri per evitare che scatti un altro anno di contratto con ingaggio da 7 milioni.
La Juve, a propria volta alle prese con tanti dubbi sul futuro, non ha ancora pagato la clausola e potrebbe a questo punto prendere ancora tempo, nella speranza che Sarri trovi un accordo con una delle due società londinesi e magari, dovendo liberarsi dal contratto con i bianconeri, accetti di rinunciare in pare o in tutto ai milioni della clausola.