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Roma, gli scenari dopo il crack di Wijnaldum: le scelte di Mourinho e il mercato

Il grave infortunio di Wijnaldum ha gettato nello sconforto la Roma che adesso si interroga sull'eventuale intervento per il giocatore olandese e sul ritorno sul mercato

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

A poche ore dall’esordio casalingo contro la Cremonese, con la possibilità di agganciare il tandem di testa Inter e Napoli, l’ambiente della Roma è stato shockato dal ko di Georginio Wijnaldum che ieri durante l’ultima rifinitura si è procurato la frattura composta della tibia destra in uno scontro fortuito con un compagno di squadra. Una tegola per uno dei gioielli della campagna acquisti giallorossa che non ha lasciato insensibile Mourinho e che sicuramente porterà delle ripercussioni sul mercato.

Wijnaldum grave ko, cosa è successo: chi lo ha colpito

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha provato a ricostruire i retroscena sull’infortunio del giocatore olandese. Ieri la Roma ha cominciato la seduta di rifinitura alla vigilia della partita contro la Cremonese alle ore 18.30, proprio l’orario della partita di oggi all’Olimpico. Nella conseguente partitella, a mettere ko Gini sarebbe stata un’entrataccia, un contrasto duro, da parte di Felix. Per di più l’attaccante ghanese è sulla lista dei partenti e, ancor di più ironia della sorte, potrebbe finire proprio alla Cremonese.

Furia Mourinho dopo il crack di Wijnaldum

Tra i visi preoccupati dei compagni di squadra, che subito hanno inteso si trattasse di qualcosa di grave occorsa a Gini, e i primi soccorsi dello staff sanitario giallorosso, c’è chi giura di aver visto un Josè Mourinho col viso tirato, al limite del fuorioso, nel vedere uno dei gioielli del mercato della Roma, insieme a Dybala, andare così gravemente ko. Proprio su Wijnaldum Mou aveva puntato forte, volendone l’acquisto, per far compiere alla sua Roma il salto di qualità.

Wijnaldum si opera? tempi di recupero

Sono ore convulse in casa Roma. Trasportato a Villa Stuart, dall’altra parte della città rispetto a Trigoria, è stato sottoposto alla risonanza magnetica: l’osso principale della gamba è rotto. Bisogna prendere una decisione su Wijnaldum.

Come per la Juve con Pogba, le strade al momento sono due: operazione chirurgica (Wijnaldum rientrerebbe in circa 70 giorni) o terapia conservativa con uno stop di circa 100 giorni. Facile che la scelta ricada sull’intervento. Ma non è detto. Secondo la redazione di Vocegiallorossa.it, nella giornata odierna, al calciatore sarà applicato il gesso e nei prossimi giorni si valuterà e si deciderà quale sarà la strada migiliore da percorrere. Ma la Roma non può decidere da sola. C’è da sentire anche la controparte olandese, essendo il giocatore un nazionale in odore di Mondiale.

Gli scenari, in campo e di mercato, dopo il ko di Wijnaldum

Dal suo arrivo a Roma, Wijnaldum era sempre partito dalla panchina. Mourinho stava centellinando il suo inserimento, trattandosi dell’ultimo arrivato. Sia con lo Shakthar, nel vernissage all’Olimpico, che con la Salernitana all’esordio in campionato, Gini era subentrato a partita in corso. Quindi, di fatto, per ora cambia poco nella formazione iniziale giallorossa rispetto a quanto visto finora. Pellegrini continuerà a giostrare in mezzo al campo con Cristante al suo fianco, mentre davanti diventa intoccabile, o quasi, il tridente delle meraviglie Dybala-Zaniolo-Abraham.

Roma: come cambia il mercato dopo l’infortunio di Wijnaldum

Fiore all’occhiello del calciomercato della Roma, l’assenza prolungata di Wijnaldum che verosimilmente rivedremo con la maglia giallorossa nel 2023, costringerà Thiago Pinto a confrontarsi con Mourinho e i Friedkin per un ritorno sul mercato. Al momento concentrato quasi esclusivamente sulla fuoriuscita degli “esuberi” ma soprattutto sul tesseramento di Belotti gradito vice-Abraham.

Intanto i siti e le radio romane, ma anche i social, si stanno scatenando nel toto-nomi. Frattesi è un vecchio pallino giallorosso ma la bottega del Sassuolo è cara, come sanno Napoli e West Ham per Raspadori e Scamacca. I nomi in giro sono sempre i soliti, Paredes e Zakaria sono entrambi in entrata/uscita dalla Juve, insomma difficili se non impossibili. Stuzzica la soluzione Allan. Più semplice potrebbe essere arrivare a Lukic che ha già manifestato la voglia di lasciare Torino.

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