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Roma, lo scandalo sex-gate costa caro, tifosi indignati sui social: vergogna

Mentre il giovane della Roma Primavera che ha diffuso il video hard era regolarmente in campo, domani la donna licenziata sarà ascoltata in Procura

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Lo scandalo a luci rosse che sta scuotendo Trigoria ha sollevato un polverone social sulla Roma. Già, l’ex dipendente del club, licenziata in seguito alla diffusione di un video intimo tra calciatori e dirigenti, incassa la solidarietà degli utenti della rete che reputano “vergognoso” il comportamento della società.

Roma, bufera per lo scandalo sex-gate: che cosa succede domani

Mentre la società, dopo il comunicato diffuso venerdì (ma non sui social), di fatto ha omesso gli articoli sulla donna licenziata dalla rassegna stampa, l’ex dipendente – riferisce La Repubblica – è stata convocata dalla Procura federale. Non solo: domani mattina saranno ascoltati anche Lina Souloukou, Ceo della Roma e Lorenzo Vitali, legale del club che ha firmato la lettera di licenziamento.

In base alla ricostruzione della donna, a diffondere il suo video intimo girato con il compagno (anche lui dipendente del club e licenziato) sarebbe stato un calciatore della Primavera, che lo avrebbe prelevato a sua insaputa facendolo poi girare nelle chat della squadra. Sullo sfondo l’ipotesi di revenge porn, con la Procura vuole far luce anche sulla posizione del club.

Lei licenziata, lui in campo: la Roma bersagliata sui social

La presa di posizione della Roma ha fatto esplodere la polemica sul web. La donna licenziata. Il calciatore 19enne (all’inizio della vicenda minorenne, ndr), invece, ieri era regolarmente in campo con la squadra Primavera nella partita pareggiata 1-1 contro i pari età dell’Inter. Monta l’indignazione. Anche sotto gli ultimi post della Roma sui social. “Vogliamo la verità su chi ha condiviso le immagini della dipendente senza consenso” scrive su Instagram ‘derbiliante’. “Vergognoso” aggiunge Roberta. E, ancora, Silvia: “Solidarietà alla donna vittima di revenge porn che avete licenziato, prendete provvedimenti contro chi ha diffuso il video senza consenso”.

Roma, scandalo sex-gate: mezza Trigoria in tribunale?

La Repubblica scrive che nella lettera di licenziamento della Roma si sottolinea come il video in questione “sia stato visionato da gran parte del personale e dei giocatori della società, ivi compresi quelli minorenni”. Il quotidiano, quindi, si domanda se anche i calciatori della prima squadra abbiano visto la clip, diffusa senza il consenso della donna.

In caso di denuncia per revenge porn, potrebbe scattare una maxi inchiesta in grado di coinvolgere mezza Trigoria, dal momento che il filmato è circolato da un telefono all’altro. Nell’indagine aperta dalla Procura della Federcalcio tutti i tesserati che hanno contribuito a diffondere il video a luci rosse rischiano di essere indagati per slealtà sportiva.

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