Incerottata, senza la fantasia di Dybala, con il pensiero dello scontro diretto di Bologna di domenica ma vogliosa di conquistare il primo posto nel girone di Europa League. La Roma si prepara alla sfida con lo Sheriff forte del consueto appoggio dell’Olimpico, visto che sono previsti più di 60mila spettatori e ormai farebbe notizia il contrario, e con la carica consueta di Mourinho che non nasconde le insidie della sfida ma che crede all’impresa.
- Mourinho confida nel mercato di gennaio
- Mourinho fa catenaccio sul suo futuro
- Per lo Special One la Roma non è la stessa senza Dybala
Mourinho confida nel mercato di gennaio
Alle porte c’è anche il mercato di gennaio, Mourinho ammette di aspettarsi qualche regalo: “Il nostro mercato sarà sempre adatto a quello che noi possiamo fare. Io ci conto, sono l’allenatore. Noi siamo insieme, non è che io voglio una cosa, Tiago un’altra, i proprietari un’altra ancora. Vogliamo tutti la stessa cosa. Non sono geloso, ma il City ha pagato 80 milioni per Phillips e a gennaio lo manda via e ne prende un altro. Noi siamo una realtà diversa. Io vorrei 1-2-3-4 giocatori, vogliamo tutti cercare di migliorare la squadra, di essere più forti, ma abbiamo difficoltà nel farlo.
Dico onestamente: se facciamo un difensore nel mercato di gennaio sono già felice. Mi piacerebbe di più? Certo, ma non è possibile. Una cosa è volere, una è potere. Non possiamo fare nulla di più di un difensore che possa aiutare. Ndicka non ci sarà dal 3 gennaio, Mancini è diffidato, Llorente resiste e continua a giocare, Smalling non ci sarà. Alla fine sarà possibile fare qualcosa”.
Dopo aver liquidato i motivi del silenzio nel post-Fiorentina (“Abbiamo parlato tanto”) lo Special One si sbilancia su Renato Sanches: “Gioca domani. Lavora con noi da due settimane di fila senza giocare. Non ha giocato e ha lavorato con noi. Spero che la sua intensità aumenti. È un po’ frenato dalla paura di un infortunio muscolare. Spero che la emozione della partita lo faccia andare dall’altro lato”.
Mourinho fa catenaccio sul suo futuro
Più ermetico il portoghese sul suo futuro: “Io non ho bisogno di pensare. Nella mia testa ho tutto molto chiaro. L’appoggio dei tifosi? Ovviamente mi inorgoglisce e mi fa emozionare però è una cosa che non mi piace. Non fatelo per me. Lì è la squadra che deve sentire l’appoggio. Però li ringrazio”.
Per lo Special One la Roma non è la stessa senza Dybala
Mancherà Dybala e per Mourinho è un’assenza pesante: “C’è una partita con Dybala e una senza. Con Dybala la Fiorentina non era in grado di pressare. Senza Dybala non c’è un altro come lui e ora non ci sarà, così come Romelu e sarà una situazione difficile perché non si può replicare e dovremmo fare in maniera diversa: abbiamo Belotti e Pellegrini che può fare la seconda punta. Abbiamo El Shaarawy. Senza Dybala non sarà lo stesso”.