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Roma, Mourinho guerra e pace: da Benitez e Wenger a Delneri e Mauro, tutti i “nemici” dello Special One

Mauro è soltanto l'ultimo dei 'nemici' individuato da Mourinho. La lista è davvero lunga e comprende colleghi illustri sia italiani che stranieri

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Massimo Mauro è soltanto l’ultimo dei ‘nemici’ di José Mourinho, arbitri a parte. Perché lo Special One è fatto così, prendere o lasciare. Alza i toni della sfida, volutamente. Per spostare l’attenzione. E dirottare altrove le mire dei media. La lista a lunga. Da Rafa Benitez a Wenger, da Delneri a Lo Monaco, fino a Sarri e, appunto, Mauro, che ha ‘osato’ criticare l’atteggiamento della sua Roma.

Il rumore dei nemici: gli attacchi a chi… mangia nello stesso piatto

Dopo il successo in rimonta contro la Cremonese in Coppa Italia, Mourinho ha riservato bordate al vetriolo all’opinionista Mediaset Massimo Mauro – peraltro assente in studio – perché in precedenza all’ex calciatore di Juve e Napoli non era piaciuto lo spirito “antisportivo” della Roma nella sfida di campionato vinta proprio contro i partenopei.

“Per un ex calciatore non rispettare gente che mangia nello stesso piatto è una brutta cosa. Lui in questo piatto ha mangiato e ci mangia ancora” ha detto il tecnico portoghese, che, però, non ha esitato – in passato – ad attaccare chi mangia nel suo stesso piatto.

Benitez, Wenger, Guardiola: ecco i più grandi rivali di Mourinho

Rafa Benitez, che subentrò a Mou sulla panchina dell’Inter dopo lo storico triplete nerazzurro del 2009/10, è un allenatore con cui il portoghese ha avuto diversi screzi nel corso degli anni. In una circostanza, punzecchiato dalla moglie del tecnico spagnolo, lo Special One rispose così: “L’unico posto dove Benitez mi sostituì fu l’Inter e in sei mesi distrusse i campioni d’Europa. Meglio per lei dedicarsi alla dieta del marito che parlare di queste cose”.

Con Arséne Wenger, ex manager dell’Arsenal, non ne parliamo: i battibecchi sono stati continui. Ecco una delle più celebri esternazioni del lusitano all’indirizzo del collega francese: “È uno specialista nei fallimenti. Otto anni senza vincere nulla sono tanti: se avessi fatto lo stesso al Chelsea, sarei andato via”. E non poteva mancare Pep Guardiola. “Se ami ciò che fai, non perdi i capelli. Guardiola sta diventando calvo perchè non gli piace il calcio”. Pam.

I nemici italiani di Mou: da Delneri a Sarri, da Zeman a Mazzarri

Sono passate alla storia le affermazioni contro l’ex dg del Catania Pietro Lo Monaco (“Io conosco Bayern Monaco, GP di Monaco, Monaco di Tibet… Non conosco altro Monaco”). Anche con Gigi Delneri non è stato tenero: “Sono diventato campione d’ Europa con il Porto, me ne sono andato, lui mi ha sostituito ed è stato esonerato dopo 15 giorni”. Quindi di Zeman ha detto: “Dove gioca? È un allenatore? Non lo sapevo: ora che sono in vacanza lo cercherò su Google per sapere cosa ha vinto”. E a Mazzarri: “Per qualche allenatore che nella sua vita non ha vinto neanche la Coppa di Lombardia o la Coppa Toscana fare risultato contro Mourinho diventa la cosa più importante della carriera”. Di recente l’ultimo scambio di battute con Sarri: “La differenza fra chi ha vinto 26 titoli e chi ne ha vinti pochi forse è pensare che nessuna partita è una gara amichevole”.

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