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Roma, Mourinho: le parole su Dybala e il rigorista, poi scatta l'appello

Ancora in forse Dybala: Mourinho non scioglie i dubbi sulla presenza dell'argentino nel match di ritorno di Europa League tra Roma e Feyenoord, ma si appella ai tifosi.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

La Roma è chiamata alla rimonta nella gara di ritorno di Europa League contro il Feyenoord, c’è una semifinale di coppa da centrare – l’ennesima nelle ultime stagioni – e José Mourinho s’affida all’Olimpico per ribaltare lo 0-1 dell’andata contro gli olandesi. Il tecnico portoghese parla prima a Sky e poi in conferenza stampa alla vigilia del match e assicura di non essere turbato dalle voci che lo riguardano.

Roma, le condizioni di Dybala e Abraham

Lo Special One svela anzitutto come sta il calciatore più atteso, Dybala, che sta tentando di recuperare per il match: “Non so se potrà esserci, lo capiremo solo domattina. Oggi c’era, ma per un allenamento a bassa intensità. Se sta bene ed è in grado di giocare, giocherà. In questo momento non lo so neppure io”. Nessun dubbio invece su Abraham: “Lui sta bene, sta sempre bene. Da fuori sembra sempre molto felice”.

Roma-Feyenoord, è operazione rimonta

Quindi Mourinho parla del tipo di partita che giocheranno i suoi calciatori: “Mi aspetto il normale che possiamo dare, cioè il massimo. Poi possiamo essere brillanti o meno, ma dobbiamo essere noi. Ci aspetta una di quelle gare belle da giocare. C’è un risultato negativo ma aperto, c’è uno stadio che è sempre lì con noi e che qualche volta ha anche giocato con noi”. E qui scatta l’appello: “Non voglio 67mila spettatori, ma 67mila giocatori in più. Mi aspetto gente che vuole giocare la partita con me. O la vinciamo e andiamo ai quarti, o torniamo a casa stanchi dopo aver dato tutto”.

Mourinho glissa sulle voci sul suo futuro

Nessun commento sulle voci sul futuro: “Sono chiuso a Trigoria da due giorni, non sento quello che dicono in giro, sono uscito solo lunedì per trovare un amico in un albergo. Sono qui, tranquillo. Se ho deciso il rigorista? Dipende se Paulo gioca oppure no. Se non gioca decideremo domani”. Infine sulla formazione: “Llorente e Bove devono crescere, soprattutto Bove è giovane, ha già fatto delle gare da titolare, può crescere e sbagliare ed è normale che sia così. Llorente ha esperienza ma ha avuto bisogno di tempo per giocare con noi. Ora abbiamo due giocatori in più”.

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