Non è stata giudicata una gara di prima o seconda fascia dall’Uefa Roma-Slavia Praga, scontro al vertice del girone di Europa League, a giudicare dalla scelta dell’arbitro. Il norvegese Espen Eskas non ha un curriculum particolarmente ricco: solo tre gare di Champions arbitrate, una in Nations League e due nelle qualificazioni ad Euro2024 ma come se l’è cavata ieri all’Olimpico?
- I precedenti di Eskas con le italiane
- Eskas ha ammonito tre giocatori
- Roma-Slavia Praga, gli episodi dubbi
I precedenti di Eskas con le italiane
Non c’è alcun precedente del fischietto norvegese con i giallorossi e per lui è anche la prima volta con un club italiano.
Eskas ha ammonito tre giocatori
Coadiuvato dagli assistenti Jan Erik Engan e Isaak Elias Bashevkin con Hagenes IV uomo, il tedesco Bastian Dankert al Var e il francese Benoit Millot all’Avar l’arbitro ha ammonito 3 giocatori di cui due della squadra di Mourinho: 22′ Bove (R), 27′ Masopust (S), 68′ N’Dicka (R)
Roma-Slavia Praga, gli episodi dubbi
Questi i principali casi da moviola: al 19’ Doudera entra duramente su Bove, che rimane a terra dolorante. L’arbitro sanziona il fallo ma non ammonisce il giocatore dello Slavia. Al 23’ Bove entra in scivolata in ritardo Zafeiris e viene ammonito. Giusta la decisione del direttore di gara.
Al 27’ Masopust ferma Zalewski spingendolo a terra con le braccia. L’arbitro ammonisce giustamente il numero 8 dello Slavia. Al 35’ entrata dura di Zafelris ai danni di Aouar. L’arbitro sanziona il fallo ma decide di non ammonire il numero 10 dello Slavia, stessa decisione al 48’ quando viene solo assegnato fallo agli ospiti per una gomitata di Cristante a Zafelris. Episodi comunque che non hanno condizionato la gara vinta nettamente dalla Roma.