Le polemiche post gara di Europa League, tra Porto e Roma, non si sono ancora placate. Le parole di Claudio Ranieri, che ha invitato i giocatori giallorossi a non salutare l’arbitro a fine partita, hanno generato grande clamore. Dinanzi alle telecamere, il tecnico giallorosso ha poi anche espresso forti critiche nei confronti dell’arbitraggio di Tobias Stieler e si è lamentato anche con il designatore Rosetti. Le dichiarazioni non sono passate inosservate e hanno portato l’UEFA a intervenire, mentre la Roma ha deciso di inviare una lettera a Nyon per sostenere il proprio allenatore e segnalare episodi arbitrali ritenuti discutibili.
- Indagine UEFA e possibili sanzioni
- La frattura tra Roma e UEFA
- L’importanza del saluto all’arbitro secondo Paolo Casarin
Indagine UEFA e possibili sanzioni
Secondo La Gazzetta dello Sport, la UEFA potrebbe ora aprire un’indagine su Ranieri, con l’ipotesi di una multa come provvedimento più probabile. Difficile, invece, che si arrivi a una squalifica. La telefonata ricevuta dalla Roma da parte dell’organizzazione calcistica europea dimostra che la questione non verrà ignorata. Il club giallorosso, dal canto suo, intende portare avanti la propria posizione con toni diplomatici, ma senza fare passi indietro dopo il torto subito in Europa League contro il Porto.
La frattura tra Roma e UEFA
L’episodio di Ranieri ha reso ancora più tesi i rapporti tra la Roma e la UEFA, già complicati dopo la finale di Europa League contro il Siviglia arbitrata da Anthony Taylor. Le critiche di Ranieri sono state dirette e pesanti: il tecnico ha dichiarato di essere preoccupato, fin dalla designazione dell’arbitro tedesco, sostenendo che Stieler fosse stato scelto per sfavorire la Roma. Inoltre, ha ricordato un dato statistico secondo cui le squadre in trasferta non vincono mai con questo direttore di gara. Sorpresa l’UEFA che avrebbe ricordato che il fischietto tedesco aveva già arbitrato la Roma in passato, in due gare vinte dai giallorossi contro Viktoria Plzen e Qarabag.
L’importanza del saluto all’arbitro secondo Paolo Casarin
Un elemento che ha particolarmente colpito l’UEFA è stata la frase di Ranieri rivolta ai giocatori: “L’arbitro non merita il saluto”. Secondo l’ex arbitro Paolo Casarin, questa affermazione è ancora più grave di un’offesa diretta, perché mina un principio fondamentale del calcio.
“Se un gentleman come Ranieri arriva a fare questo – ha detto alla Gazzetta l’ex designatore – beh, allora siamo arrivati a qualcosa di più. Di oltre. Dire ‘non andare a salutare l’arbitro è più grave dell’ipotesi di andarlo a offendere. Perché in quel momento lì rompi una liturgia, quella del saluto e del ringraziamento: ed è un gesto forte. È come dire che quell’arbitro non merita il nostro saluto”.