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Ronaldo, presentazione-show all'Al-Nassr con retroscena a sorpresa

Il fuoriclasse portoghese è stato presentato a Riyad dal club che lo ha messo sotto contratto per due anni a cifre faraoniche: la rivelazione sui tanti no alle offerte dall'Europa

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Chissà quale destinazione aveva in mente Cristiano Ronaldo, se ne aveva una, per il proprio futuro calcistico mentre, lo scorso 10 dicembre, stava percorrendo in lacrime il tunnel verso gli spogliatoi dell’Al-Thumama Stadium di Doha, pochi secondi dopo la fine del quarto di finale di Qatar 2022 perso a sorpresa dal suo Portogallo contro la rivelazione Marocco.

Ronaldo, dalle lacrime con il Portogallo alla nuova sfida in Arabia Saudita: giocatore e testimonial

Quelle sequenze hanno fatto il giro del mondo, in particolare per la significativa solitudine di CR7, quasi dimenticato dal resto della squadra al termine di una spedizione più breve del previsto e finita malissimo, con tanto di duro scontro con il ct Fernando Santos, dopo essere iniziata all’insegna dell’ennesimo record, quello che lo ha visto diventare il quarto giocatore dopo Pelé, Seeler e Klose capace di andare a segno in quattro edizioni diverse dei Mondiali.

Ebbene, meno di un mese dopo sul volto di Cristiano è già tornato il sorriso, quello sfoderato a Riyad per la sfarzosissima, e non poteva essere altrimenti, presentazione come nuovo giocatore dell’Al-Nassr, il secondo club più titolato dell’Arabia Saudita, che nel penultimo giorno del 2022 aveva ufficializzato di aver messo sotto contratto il cinque volte Pallone d’Oro per due stagioni.

A 37 anni e mezzo Ronaldo lascia quindi il calcio europeo per abbracciare una nuova sfida, che lo vedrà impegnato anche come testimonial per la candidatura dell’Arabia ad ospitare i Mondiali 2030.

Cristiano Ronaldo, la presentazione-evento all’Al-Nassr: tifosi in delirio e incasso in beneficenza

Difficile pensare che subito dopo aver disputato l’ultima partita ai Mondiali della propria carriera, ma con ogni probabilità non l’ultima in nazionale, Ronaldo abbia davvero immaginato che il proprio futuro sarebbe stato ancora in Medio Oriente, fatto sta che prima di iniziare ufficialmente l’avventura agli ordini di Rudi Garcia quello visto durante la presentazione ufficiale è stato un Ronaldo in gran forma, oltre che attivissimo sui social. Del resto quello andato in scena presso il Mrsool Park, lo stadio dell’Al-Nassr, è stato un evento mediatico in piena regola, non solo, va da sé, il più importante della storia del club, ma uno dei più seguiti a livello planetario.

L’impianto, tutto esaurito nei suoi 25.000 posti (biglietti in vendita a 4 euro con ricavato devoluto in beneficenza all’Ehsan National Platform for Charitable Work), ha accolto il proprio nuovo re alle 17 ora italiana, le 19 di Riyad, e Ronaldo è stato… al gioco, tra il ringraziamento d’ordinanza via social (“Grazie Riad per il caloroso benvenuto!”), l’entusiasmo per la musica assordante che l’ha accolto all’arrivo, con lo spettacolo di luci creato ad hoc ed esibizioni dei principali artisti musicali locali, e l’infinita serie di selfie, sorrisi e strette di mano, in particolare ai tantissimi bambini presenti, tutti già con la maglia gialloblù numero 7 con nome stampato.

Ronaldo all’Al-Nassr, la rivelazione sulle offerte rifiutate: “Il mio percorso in Europa era finito”

Poi, finalmente la parte più attesa della presentazione, le prime parole ufficiali di Ronaldo, che tra un flash e l’altro ha ovviamente glissato sulle voci che vogliono presente nel suo contratto una clausola che gli permetterebbe di approdare al Newcastle dalla prossima stagione in caso di qualificazione dei Magpies alla Champions League, concentrandosi solo sulla volontà di esprimere il proprio entusiasmo per la nuova avventura, anzi senza apparenti rimpianti per la fine del proprio lungo e dorato percorso in Europa: “Sono molto felice di essere qui, è un momento importante per la mia vita. Il mio lavoro in Europa era finito: ho vinto tutto e ho giocato nei migliori club del mondo. Adesso per me si apre una nuova sfida in Asia: sono molto grato all’Al Nassr per avermi dato questa opportunità”.

Quindi un riferimento alle numerose proposte rifiutate per sposare il progetto Al-Nassr, anche fuori dal campo: “Nessuno lo sa, ma ora lo posso dire: ho avuto tante offerte dall’Europa, mi hanno cercato molti club, anche in Brasile, in Australia, negli Stati Uniti e in Portogallo. Molti si sono mossi per prendermi, ma avevo già dato la mia parola all’Al Nassr per sviluppare non solo il calcio ma anche la cultura di questo paese fantastico. La famiglia mi ha supportato nel prendere questa decisione. Questa è una grande opportunità non solo calcistica per cambiare la mentalità delle nuove generazioni. Penso che questo paese possa svilupparsi sotto molti aspetti, sono qui per dare il mio contributo”.

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