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Rugby, l'Italia sfida i Pumas d'Argentina: Quesada punta sull'usato sicuro con ben 9 elementi del Benetton

Tre test estivi tosti per puntare a salire al settimo posto nel ranking. Si comincia da Samoa, con Quesada che fa debuttare Gallagher e rimette Izekor

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ce l’andiamo a giocare senza paura, prediligendo il gioco al piede e provando a portare tutta la pressione di questo mondo agli avanti argentini. È la ricetta scelta da Gonzalo Quesada in quello che per lui è molto più di un “derby del cuore”, ovvero il test match che apre ufficialmente la campagna d’autunno della nazionale italiana.

Che contro Pumas (sabato a Udine, ore 18,40), Georgia (domenica 17 a Genova, ore 14,40) e All Blacks (domenica 24 novembre a Torino, ore 21) proveranno a chiudere nel modo migliore possibile un 2024 che tante gioie ha regalato, aprendo una nuova fase di storia rugbystica e soprattutto offrendo al mondo un’Italia ben diversa da quella che ha attraversato l’ultima decade a livello internazionale.

Tanta più scelta, ma Quesada conferma “i soliti noti”

Quella con i Pumas argentini non è forse la sfida più importante del trittico autunnale (battere la Georgia è fondamentale, per tanti motivi), ma certo rappresenta un banco di prova notevole per la nuova nazionale azzurra. Che si presenterà con 9 elementi su 15 attinti direttamente in casa Benetton, la franchigia che sin qui sta ben figurando nell’URC.

Tutti gli altri però Quesada l’ha pescati tra coloro che giocano all’estero, optando poi per una panchina composta da 5 avanti e 3 trequarti dove spicca il ritorno di Tommaso Allan, assente dal match inaugurale del nuovo corso tecnico contro l’Inghilterra nello scorso VI Nazioni.

A conti fatti, Quesada ha scelto nel segno della continuità, optando per Spagnolo, Lucchesi e Riccioni in prima linea e affidandosi alla cerniera Benetton tanto in seconda linea (Niccolò Cannone e Ruzza), quanto in terza linea (Negri, Lamaro e Lorenzo Cannone). Confermata anche la mediana con Page-Relo alla mischia e Paolo Garbisi all’apertura, così come l’inossidabile coppia di centri composta da Menoncello e Brex e il triangolo collaudato con Ioane e Lynagh larghi e Capuozzo estremo.

Il CT felice: “Bello avere tante opzioni”

Quello che sorprende positivamente è sapere che Quesada ha avuto modo di scegliere tra tante opzioni, tutte validissime alla stessa maniera. E il commissario tecnico non ha mancato di dirlo nel dare conto delle scelte operate. “Ci sono stati dei ruoli nei quali davvero eravamo molto combattuti su quale decisione prendere”, ha esordito il tecnico di origini argentine.

“Ad esempio tra Ioane, Lynagh e Trulla abbia optato per tenere fuori Jacopo, ma non si tratta affatto di una bocciatura, come qualcuno potrebbe pensare. Così come Matt Gallagher è stato a un passo dall’essere schierato, e lo sarebbe stato anche Lorenzo Pani se non fosse stato infortunato. Avere tante opzioni significa che questo gruppo è davvero profondo, e questa cosa mi rende particolarmente felice”. In panchina ha trovato posto Marco Zanon, ma solo perché la coppia di centri Menoncello-Brex è oggi tra le più forti al mondo. “E Nacho Brex è cresciuto tanto”, ha aggiunto Quesada.

La questione Zebre: “Presto ne convocherò tanti”

Il tecnico ha voluto battere su un tasto: qui nessuno può e deve sentirsi sicuro del posto in squadra. “Non esistono giocatori che, se non sono in campo, sono “morti”. A volte è una questione di piccoli dettagli, magari di preparazione fisica o semplicemente di una concorrenza che non c’era in passato. La cosa bella è che vedo tanti giocatori esclusi dai 23 essere comunque vicini ai compagni che sono nell’elenco, e questo cementa ancor più lo spirito di gruppo”.

Quesada ha spiegato che “il fatto che il solo Fischietti sia un giocatore delle Zebre presente tra i 23 è una coincidenza. Hasa senza l’infortunio ci sarebbe stato, Canali avrà le sue possibilità. Anche Gesi, Montemauri e Da Re sono sotto attenta osservazione e di questo passo ne vedremo tanti di elementi delle Zebre nel gruppo dei convocati”.

Il XV Azzurro: Page-Relo mediano di mischia

15 Ange CAPUOZZO (Stade Toulousain, 21 caps)
14 Louis LYNAGH (Benetton Rugby, 4 caps)
13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 38 caps)
12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 20 caps)
11 Monty IOANE (Lione 32 caps)
10 Paolo GARBISI (Toulon RC, 39 caps)
9 Martin PAGE-RELO (Lione, 11 caps)
8 Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 22 caps)
7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 41 caps) – capitano
6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 55 caps)
5 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 57 caps)
4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 44 caps)
3 Marco RICCIONI (Saracens, 28 caps)
2 Gianmarco LUCCHESI (Toulon RC, 25 caps)
1 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 8 caps)
A disposizione
16 Giacomo NICOTERA (Stade Francais, 25 caps)
17 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 44 caps)
18 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 56 caps)
19 Dino LAMB (Harlequins, 6 caps)
20 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 24 caps)
21 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 10 caps)
22 Tommaso ALLAN (USAP Perpignan, 80 caps)
23 Marco ZANON (Benetton Rugby, 15 caps)

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