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Rugby Sei Nazioni, Italia-Scozia: Azzurri a caccia della prima vittoria. Lynagh al debutto, Lamaro ci crede

Azzurri chiamati all'impresa contro la Scozia all'Olimpico. Il capitano suona la carica e spiega perché si può credere nella vittoria. Capuozzo confermato estremo, c'è Menoncello.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Dopo aver conquistato il primo pareggio in Francia, condito da mille rimpianti per quel piazzato all’ultimo secondo spedito da Garbisi sul palo e che l’arbitro avrebbe dovuto far ripetere, l’Italia di Quesada va a caccia della prima vittoria nel Sei Nazioni 2024. Pubblico delle grandi occasioni all’Olimpico per spingere gli Azzurri all’impresa: battere la Scozia, reduce a sua volta dalla Calcutta Cup conquistata dopo aver domato gli avversari di sempre: gli inglesi.

Italia, le parole di capitan Lamaro

Se il Ct Quesada s’era mostrato ottimista persino prima della trasferta “impossibile” in Irlanda, capitan Lamaro mostra ora una fiducia che solo in poche occasioni aveva lasciato trasparire in passato. Anche se avverte: “La Scozia è una delle migliori squadre al mondo. Questo Sei Nazioni è la riprova: gioca un bel rugby e difficile da difendere. Noi dovremo essere precisi e mettere pressione: trovare un equilibrio tra queste due cose sarà fondamentale”.

“Siamo consapevoli che se giochiamo la nostra miglior partita possiamo essere competitivi”, ha aggiunto Lamaro. “La confidenza non manca: abbiamo fatto un’ottima settimana di lavoro curando i dettagli ancor di più”. Quindi il monito: “Piedi sempre piantati per terra e lottare sul campo mostrando la miglior versione di noi stessi. Non è sempre facile: è difficile per ogni sportivo dare il 100% in ogni partita ma è chiaro che noi lavoriamo per cercare di avvicinarci quanto più possibile. Siamo nella direzione giusta”.

Rugby, Italia-Scozia: le formazioni

L’esordio da ala destra di Louis Lynagh, figlio del leggendario Michael, campione del mondo con l’Australia alla World Cup del 1991 al fianco di David Campese, è la principale novità di formazione tra gli Azzurri contro gli scozzesi. Capuozzo confermato estremo, Garbisi mediano d’apertura, Page-Relo di mischia. Nella Scozia lo spauracchio è Russell, forse il miglior numero dieci in circolazione, almeno in Europa. Queste le due formazioni annunciate dai tecnici Quesada e Townsend:

  • ITALIA: Capuozzo; Lynagh, Brex, Menoncello, Ioane: Garbisi, Page-Relo; Vintcent, Lamaro, Negri; Ruzza, N. Cannone; Ferrari, Nicotera, Fischetti. A disp. Lucchesi, Spagnolo, Zilocchi, Zambonin, L. Cannone, Varney, Marin, Mori. All. Quesada
  • SCOZIA: Kinghorn; Steyn, Jones, Redpath, Van der Merwe; Russell, Horne; Dempsey, Darge, Christie; Cummings, Gilchrist; Z. Fagerson, Turner, Schoeman. A disp. Ashman, Hepburn, Millar-Mills, Skinner, Ritchie, Fagerson M., Price, Rowe. All. Townsend

Sei Nazioni: la quarta giornata

Italia-Scozia, in programma sabato 9 marzo alle 15.15 all’Olimpico, apre la quarta giornata del Torneo, che potrebbe rivelarsi decisiva per l’assegnazione del trofeo. Una vittoria con bonus dell’Irlanda sull’Inghilterra a Twickenham, nella sfida fissata per le 17.45 italiane, regalerebbe ai Verdi il successo con una gara d’anticipo, a dimostrazione dell’attuale strapotere della Nazionale guidata da Farrell. Chiude il quadro il match di domenica 10, alle 16, tra Galles e Francia. I Dragoni devono evitare il “Whitewash” (ma hanno poi anche la sfida con gli Azzurri per farlo), i francesi riscattare la prova opaca che stava per costare una clamorosa sconfitta proprio contro l’Italia. La classifica: Irlanda 15 punti; Scozia 9; Inghilterra 8; Francia 6; Galles e Italia 3.

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