Francia-Italia si è conclusa da due giorni ma fa ancora discutere. Quella di Lille poteva essere l’ennesima partita della storia per il rugby azzurro e in parte lo è stata, visto che in precedenza mai l’Italia aveva fatto risultato in Francia in una gara del Sei Nazioni. I rimpianti, però, sono tutti per quel calcio di Garbisi che avrebbe potuto trasformare il pareggio in vittoria proprio all’ultimo istante. Ma Ange Capuozzo, autore della meta italiana, astro già luminoso nel firmamento del rugby tricolore e mondiale, ha anche altri motivi per recriminare.
- Francia-Italia, il derby del cuore di Capuozzo
- Sei Nazioni, fischi a Garbisi prima del piazzato
- Ange contro il pubblico di Lille: "Che figura"
- Lo sfogo di Capuozzo: "Mancanza di rispetto"
Francia-Italia, il derby del cuore di Capuozzo
Capuozzo, infatti, sentiva in modo particolare la partita contro i Bleus. Per un italiano nato in Francia – la famiglia è originaria di Napoli centro e lui è tifosissimo dei partenopei: ogni volta che può segue le partite di Kvara e soci, anche quest’anno che le cose stanno andando male – è normale che sia così. Anche e soprattutto per questo, il campioncino del Tolosa c’è rimasto male per l’atteggiamento antisportivo del pubblico di Lille. Che si è reso protagonista di una “macchia” che in uno sport nobile e di grandi tradizioni come il rugby, non si vede spesso. Per fortuna.
Sei Nazioni, fischi a Garbisi prima del piazzato
È successo che, prima del famigerato piazzato di Garbisi, con l’ovale prima scappato via dalla piazzola, poi spedito dall’azzurro sul palo coi francesi non a distanza regolamentare (e quindi il calcio si sarebbe dovuto ripetere), dalle tribune dello stadio di Lille si sono levati fischi. Massicci, imponenti, continui. Sembrava quasi una partita di calcio, magari prima che un avversario del Lille o della Francia tirasse un calcio di rigore. La sacralità del rugby avrebbe imposto il silenzio. Come fanno a Twickenham, a Murrayfield, a Cardiff, a Dublino. O anche nell’emisfero Sud. Per Capuozzo, i francesi hanno fatto una brutta figura.
Ange contro il pubblico di Lille: “Che figura”
In zona mista, intervistato da Anthony Tallieu per ActuRugby, l’estremo azzurro ha stigmatizzato il comportamento dei tifosi. “I fischi erano piuttosto pronunciati e ricorrenti, non era solo questione di pochi. Anch’io sono francese, nato a Grenoble: non abbiamo proiettato una buona immagine della Francia. Questo comportamento – ha sottolineato Capuozzo – non è comune tra le altre nazioni del torneo, sicuramente non è stato bello”.
Lo sfogo di Capuozzo: “Mancanza di rispetto”
Dopo aver parlato “da francese”, Capuozzo si è poi sfogato “da italiano”: “Siamo considerati la squadra più piccola del torneo, ma abbiamo dimostrato molto coraggio in questa partita e penso che avremmo meritato maggiore rispetto. Siamo in una competizione importante e non è bello sentire i fischi“. Alle lamentele, ferme ma composte, di Capuozzo non hanno fatto seguito le rimostranze del Ct Gonzalo Quesada e degli altri giocatori dell’Italia. “Ho sentito qualcuno lamentarsi”, ha confessato il tecnico, tagliando però corto sull’argomento.