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Rugby, Quesada fa la rivoluzione: 8 cambi di formazione contro la Georgia (e Capuozzo è out)

Tre test estivi tosti per puntare a salire al settimo posto nel ranking. Si comincia da Samoa, con Quesada che fa debuttare Gallagher e rimette Izekor

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ha avuto un costo affrontare i Pumas con tutte le migliori cartucce da sparare: Capuozzo e Lorenzo Cannone ai box, entrambi indisponibili per la sfida contro la Georgia, quella che a detta di tutto l’ambiente azzurro è la “madre” di tutte le partite in programma nelle Autumn Nation Series. Un controsenso tutto italiano, anche se il XV scelto da Gonzalo Quesada per affrontare i Lelos (domenica a Genova fischio d’inizio alle 14,40, diretta in chiaro su Cielo e in pay su Sky) è comunque di assoluto valore e meritevole di essere considerato all’altezza del compito assegnato. Quello cioè di replicare al ko. di Batumi di due anni fa e mettere a tacere una volta per tutte le voci che vorrebbero i georgiani meritevoli a loro volta di essere considerati come sesta squadra del 6 Nazioni.

Otto cambi di formazione: che occasione per Trulla

Rispetto alla partita con i Pumas, sono ben 8 i cambi di formazione operati da Quesada. Capuozzo e Lorenzo Cannone sono fuori per infortunio: il primo è costretto a osservare il cosiddetto protocollo “concussion”, quello che viene invocato in caso di commozioni cerebrali. Cannone a sua volta ha riportato un trauma facciale che potrebbe addirittura costringerlo ad andare sotto i ferri per ridurre la frattura al naso rimediata contro l’Argentina.

Non c’è reparto dove non si segnalano cambi di formazione: Matt Gallagher giocherà estremo, con Jacopo Trulla schierato all’ala assieme a Monty Ioane. Confermatissima la coppia di centrali Menoncello-Brex, confermato Paolo Garbisi come mediano d’apertura, col fratello Alessandro che indosserà la maglia numero 9 del mediano di mischia. In terza linea, oltre a capitan Lamaro, spazio a Sebastian Negri e Ross Vintcent, mentre in seconda linea con Niccolò Cannone ci sarà Dino Lamb.

Tutta nuova la prima linea: Fischetti, Ferrari e Nicotera sono pronti a riprendere pieno possesso dei gradi di titolare, anche perché rispetto alla gara con i Pumas quella con la Georgia sarà una sfida da vivere tutta in trincea (e la mischia conterà parecchio). Fuori per infortunio anche Pani, Ruzza e Allan, in panchina Quesada ha scelto 5 avanti e 3 trequarti, con Giulio Bertaccini in odore di esordio.

Ioane non sente la pressione: “Ma ci farà bene”

Quesada ha provato un po’ a stupire, e sarà il campo a dire se avrà avuto ragione o meno. Monty Ioane, nel presentare la sfida, ha messo tutti in debita guardia: “Non dico che non sentiamo la pressione, ma so per certo che in queste situazioni il rugby italiano sa sempre dare il massimo. È successo anche nel tour estivo di ripartire di slancio dopo la sconfitta patita con Samoa, e speriamo di poterlo fare anche stavolta. Con l’Argentina abbiamo subito molto i punti d’incontro, stavolta sarà una partita diversa, ma credo anche che la pressione che avremo ci potrà essere d’aiuto, perché ci spingerà a sbagliare il meno possibile”.

Il clima in casa azzurra è comunque disteso: “Si, perché onestamente sappiamo qual è il nostro reale potenziale. So che all’esterno c’è una percezione particolare riferita a questo incontro, so bene anche quanto conti per noi vincere, ma è quello che vogliamo fare. Siamo concentrati su noi stessi e vogliamo proporre la miglior versione dell’Italia, che è ciò che servirà per battere la Georgia. Che è una squadra matura al punto giusto e che sa come mettere in difficoltà gli avversari. Stiamo preparando il nostro piano di gioco e se sapremo metterlo in campo nella giusta maniera, allora non avremo nulla da temere”.

Ioane quel giorno a Batumi non c’era: magari sarà lui una delle carte a sorpresa con la quale rovesciare il tavolo. E nessuno più dell’Italia di Quesada avrebbe voglia che sia così”.

Il XV Azzurro: rivoluzione completa in prima linea

15 Matt GALLAGHER (Benetton Rugby, 1 cap)
14 Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 10 caps)
13 Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 39 caps)
12 Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 21 caps)
11 Monty IOANE (Lione 33 caps)
10 Paolo GARBISI (Toulon RC, 40 caps)
9 Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 11 caps)
8 Ross VINTCENT (Exeter Chiefs, 7 caps)
7 Michele LAMARO (Benetton Rugby, 42 caps) – capitano
6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 56 caps)
5 Dino LAMB (Harlequins, 7 caps)
4 Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 45 caps)
3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 57 caps)
2 Giacomo NICOTERA (Stade Francais, 26 caps)
1 Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 45 caps)
A disposizione:
16 Gianmarco LUCCHESI (Toulon RC, 26 caps)
17 Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, 9 caps)
18 Pietro CECCARELLI (USAP Perpignan, 33 caps)
19 Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 3 caps)
20 Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 25 caps)
21 Alessandro FUSCO (Zebre Parma, 17 caps)
22 Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 11 caps)
23 Giulio BERTACCINI (Valorugby Emilia, esordiente)

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