In caso di duello per il titolo con Hamilton, Russell ha assicurato che il buon rapporto col compagno non cambierebbe: “Voglio dire che naturalmente se si lotta per le doppiette ci sarà una dinamica leggermente diversa e questo è naturale, ma credo che l’aspetto positivo sia il fatto che ci troviamo in fasi molto diverse delle nostre carriere. Ci sentiamo come se fossimo insieme in questa sfida, davvero. Se nella prossima stagione avremo un’auto in grado di fare doppiette, saremo molto orgogliosi di aver contribuito insieme al raggiungimento di questo obiettivo. E poi andremo avanti con i nostri obiettivi. Ma non avremmo motivo di essere in conflitto. Abbiamo un buon rapporto“.
Russel ha proseguito: “Dobbiamo rispettarci a vicenda, e credo che lo abbiamo fatto [in Messico nelle prime curve] come esempio. Riconosciamo l’importanza di questo aspetto all’interno della squadra. Se il nostro rapporto comincia a incrinarsi, si ripercuoterà sul team e, in ultima analisi, si ripercuoterà anche su di noi. Penso che potremo continuare a fare tesoro di questa situazione e che, anzi, il nostro rapporto si rafforzerà con il passare del tempo”.
Nella prima parte del 2022, i risultati di Russell sono stati più costanti di quelli raccolti da Hamilton, che ha provato diversi approcci sul set-up per tentare di risolvere i primi problemi della W13: “Abbiamo testato una serie di elementi di prova per ogni singola pista. Erano le parti di sviluppo principali e venivano sempre alternate: una settimana toccava a Lewis e una settimana toccava a me, di settimana in settimana. All’inizio dell’anno, Lewis ha apportato modifiche più drastiche all’assetto, nei limiti della vettura, ma questo era dovuto al fatto che io mi trovavo più a mio agio mentre lui stava ancora cercando di trovare il set-up più adatto a lui”. Se entrambi saranno a proprio agio già da inizio 2023, la Mercedes potrebbe fare paura nuovamente alla Red Bull.