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Inter: Samardzic rivela perché è saltato tutto in extremis, il retroscena

Resta un mezzo giallo la trattativa sfumata tra Inter e Udinese per il trasferimento di Samardzic: il giocatore fa chiarezza e racconta la sua verità

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

E’ stato il tormentone di mercato più caldo dell’estate o almeno nella top-five. Samardzic e l’Inter erano promessi sposi. Sembrava tutto fatto: l’accordo con l’Udinese, cui sarebbero andati 25 milioni più Fabbian, l’accordo col giocatore che non vedeva l’ora di fare il grande salto in una big, il placet di Simone Inzaghi ma alla fine Samardzic all’Inter non ci è più andato, dopo giorni roventi tra tira e molla e trattative. Il centrocampista serbo, protagonista oggi di una lunga intervista sulle colonne di SportWeek, racconta la sua versione sulla telenovela estiva.

Per Samardzic il problema non erano i soldi offerti dai nerazzurri

“Non è mai stato un problema di soldi”. Lo assicura Lazar Samardzic, che torna con queste parole sulla chiacchierata trattativa sfumata tra Udinese e Inter per il suo trasferimento a Milano. I protagonisti del suo racconto sono Rafaela Pimenta, agente con cui il club nerazzurro aveva stretto l’accordo, e il papà Mladen che, prima avevano raggiunto un accordo pur di mandare in porto la trattativa, poi si sono scontrati tra di loro, non trovando gli accordi economici e indispettendo le rispettive società che erano già pronte a chiudere l’affare:

“Io so quello che è successo, ma ormai è acqua passata e non voglio più parlarne. non ho avuto bisogno di chiedere nulla perché sapevo già com’erano andate le cose. Di sicuro per il futuro so a chi chiedere per primo le cose come stanno: a mio padre“.

Quando Sottil dell’Udinese pensava di aver già perso Samardzic

Sottil, allenatore dell’Udinese, era già convinto di averlo perso definitivamente a fine mercato. Poi il colpo di scena che nessuno si aspettava, nemmeno il tecnico bianconero: “Mi hanno scritto tutti, ma non ho risposto a nessuno. quando sono rientrato a Udine, mister Sottil mi ha detto: ‘Pensavo che ormai ti avrei visto solo in televisione, con la maglia dell’Inter, e invece sei qua. Sono contento!'”

“Ero e sono sereno. Da quando sono tornato a Udine, mi sono subito allenato, ho giocato il secondo tempo contro la Juve alla prima di campionato e la domenica dopo, a Salerno, dove ho pure fatto gol, ero già titolare”.

Samardzic non rimpiange l’Inter e pensa attualmente all’Udinese

Archiviati i dissapori della trattativa di mercato sfumata, Samardzic ha pensato a continuare a far bene senza mal di pancia continui, pur di essere ceduto. 418 minuti giocati in 6 partite e 2 gol sono la testimonianza di quanto il centrocampista serbo classe 2002 sia ancora un punto fermo per i bianconeri:

“Sono uno che pensa positivo, l’Udinese è una squadra forte, un club organizzato, se resto ancora un anno è perfetto per me. Voglio fare un gran campionato qui, poi vedremo. Sono pronto per una grande. Ho 21 anni: tra due anni al massimo lo sarò ancora di più, nella testa e nel fisico. In campo, devo migliorare nell’attaccare gli spazi”.

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