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Sanremo, Enrico Varriale difende Geolier: "Inaccettabile snobismo e razzismo". Scoppia il putiferio

L'ex vicedirettore di Rai Sport scende in campo contro gli attacchi a Geolier e a Napoli dopo il trionfo del rapper di Secondigliano nella serata delle cover del Festival.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Napoli contro tutti. O forse no: rap contro il resto. O ancora: giovani contro vecchi. Magari tutte e tre cose insieme. Il trionfo di Geolier nella serata delle cover al Festival di Sanremo ha scatenato l’ira, l’indignazione e il disappunto di molti. Diversi fischi hanno accompagnato la proclamazione del vincitore, avvenuta in tarda notte sul palco dell’Ariston, e la bufera è proseguita sui social. C’è chi dice che l’esibizione di Geolier, accompagnato da Gué, Luché e Gigi D’Alessio, non fosse la migliore. Chi accusa i napoletani di aver votato in massa per lui. Chi il sistema di votazione, troppo sbilanciato a favore del voto da casa, monopolizzato da “ragazzini” a cui piace la musica di Geolier. Un tourbillon di polemiche, dunque.

Varriale durissimo su critiche a Geolier

Una fiera dell’accusa, del risentimento e della frustrazione in cui c’è stato spazio per tutto. Forse, anzi sicuramente, per troppo. Ma che ha generato controrepliche forti, decise, perentorie. Come quella di Enrico Varriale, giornalista e conduttore napoletano, ex vicedirettore di Rai Sport. Uno dei volti sportivi della Rai più noti, amati e discussi. Su X Varriale ha commentato molto duramente le critiche dell’Ariston a Geolier:La sua cover non era la migliore, per me meglio Annalisa e Ghali, ma Geolier al Festival si sta confermando un numero 1 della scena musicale. I fischi della platea dell’Ariston, alla sua vittoria, mostrano un inaccettabile snobismo che sfiora il razzismo“.

L’attacco di Enrico Varriale a Lorenzo Pregliasco

Dopo un po’, nuovo Tweet. Contenente una replica e un attacco a un post di Lorenzo Pregliasco, founding partner di You Trend e dell’Agenzia Quorum, nonché docente all’Università di Bologna: “All’Eurovision votiamo Spagna, Malta o Albania?”. Ferma la risposta del giornalista: “Questo tw è un misto di: IGNORANZA (a Eurovision nessuno può votare il proprio paese), SNOBISMO (da parte di uno che fa comunicazione e sondaggi e certi trend dovrebbe conoscerli) ANTIPATICA PREVENZIONE. Poi parlare di razzismo non dite che è esagerato“.

Geolier sì, Geolier no: social in tilt

Tantissimi i commenti. Quasi tutti orientati dal tifo. Juventini compatti contro Varriale (e Geolier, che al Festival è andato col sostegno del Napoli), seguiti a ruota da romanisti, interisti e anche dai supporter di altre squadre. Tifosi del Napoli invece divisi tra chi esalta Geolier e la “nuova” musica da lui veicolata e chi invece rimane fedele alla grande tradizione melodica partenopea.

Non manca chi sottolinea come pure Angelina Mango sia tifosa del Napoli. Interessante, intanto, il Tweet di un altro giornalista sportivo, peraltro presente nella sala stampa dell’Ariston: Fabrizio Biasin. “Il problema non è Geolier in testa, i numeri non mentono e i suoi fanno impressione. Il problema, semmai, è il sistema di voto utilizzato ieri: la cover di questo ragazzo non era oggettivamente la migliore, eppure ieri avrebbe vinto anche se fosse stato zitto”, la considerazione del giornalista del quotidiano Libero.

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