Finalmente un’occasione dal primo minuto, per riprendersi un posto nell’attacco azzurro che era suo fino a qualche tempo fa. Probabilmente starà frullando questo nella testa di Federico Chiesa , tra i maggiori indiziati a far parte della formazione con cui l’ Italia affronterà il Galles nell’ultima sfida valida per la fase a gironi degli Europei .
Con il passaggio agli ottavi di finale già in tasca, infatti, il ct Roberto Mancini vuole far rifiatare qualche titolare e dare spazio a chi ha giocato meno. Elementi magari subentrati a gara in corso nelle prime due partite e che hanno bisogno di accumulare minuti nelle gambe, come appunto Chiesa.
Una situazione paradossale per l’esterno offensivo della Juventus , tra i giocatori imprescindibili dell’Italia fin dalle prime gare del ciclo targato Mancini. Da quando il ct si è seduto sulla panchina azzurra, infatti, Chiesa ha saltato solo 9 partite di cui 5 a causa di problemi fisici.
Il suo posto sul settore destro dell’attacco sembrava dunque assicurato, ma a ridosso degli Europei l’impennata di rendimento di Domenico Berardi ha fatto sì che Mancini preferisse schierare l’attaccante del Sassuolo.
Chiesa è passato dunque da attore protagonista a comprimario, dando però tutto sé stesso nei 29 minuti disputati nelle prime due sfide contro Svizzera e Turchia. Un atteggiamento lodevole, che va sommato alla ottima prima stagione di Chiesa con la maglia della Juventus.
Arrivato praticamente sul gong finale del mercato estivo, l’ex giocatore della Fiorentina non ha patito minimamente il salto in una big come la Juve. Addirittura, in una stagione per certi versi molto complessa per i bianconeri, è risultato uno dei giocatori più continui e decisivi.
In campionato Chiesa si è reso protagonista con 8 goal e 8 assist in 30 partite , ma le prestazioni migliori le ha riservate per la Champions League. Una competizione affrontata da lui col piglio giusto nonostante fosse alla prima partecipazione, segnando 3 dei 4 goal juventini nel doppio confronto con il Porto valido per gli ottavi di finale.
Chiesa dunque arriva a giocare da titolare una partita dell’Europeo con pieno merito, grazie a quanto fatto vedere in questi mesi tra il bianconero e l’azzurro. Un’occasione da sfruttare al massimo, sperando di riprendere a tutti gli effetti lo status di titolare.