L’ex campionessa di fioretto Elisa Di Francisca in un’intervista al Corriere della Sera è tornata sulle sue critiche ad Arianna Errigo e al ct del fioretto Andrea Cipressa, definite “disgustose” da Velasco: “Penso sia stata una forma di solidarietà verso il collega, ha le sue ragioni e ci sta. Velasco era un allenatore, e deve essersi sentito toccato personalmente: immagino anche che a sua volta abbia avuto degli atleti che hanno detto male di lui… Poi lui ha una personalità forte, è uno che dice pane al pane e vino al vino, non è vero? Ecco, allora capisco. Ma chissenefrega: se avrò modo di incontrarlo, se un giorno ci conosceremo, ne parleremo“.
Sulla Errigo: “Io ho parlato solo perché mi è stato chiesto un parere: non è che mi sono svegliata al mattino e ho deciso di sparare a zero… E’ stata una risposta a quello che Arianna aveva detto dopo una gara della Coppa del Mondo nella quale avevamo perso a squadre e io ero stata rimontata nell’ultimo match dalla russa Deriglazova. Mi aveva fatto rimanere male con quel post nel quale aveva detto che avevo sbagliato tutto, che avevo preso una valanga di stoccate e che non avrei dovuto essere io a chiudere. Quando scrisse quello ero ancora in squadra: dunque leggere le sue frasi mi ha fatto due volte male perché la prima arrabbiata ero io, con me stessa”.
“Sì, quel post mi ha ferito: non aspettavo altro che rispondere a lei. Sinceramente Arianna non si sarà sentita a suo agio nei momenti successivi alla sconfitta contro la Francia: ho voluto allora ricordarle quello che lei ha detto a me. L’ho fatto in maniera diversa perché ora non so più in squadra e sono come una spettatrice che valuta dall’esterno. Aspettavo l’occasione e in più questo è un mio parere”.
“Hanno pure sostenuto che sono stata l’unica a non esultare per la medaglia. Non è vero, io ho tifato per loro e per … l’oro. Se lo sarebbero meritato: avrebbero dovuto liquidare la Francia e vedersela con le russe. Ma quando sono arrivate terze ho detto che erano state brave, incluse Erika Cipressa, la figlia del c.t.: lei è stata all’altezza in una situazione oggettivamente non facile. Questo vale pure per suo padre: quando convochi la figlia, ti prendi enormi responsabilità”.