Stavolta la beffa supera anche la fantasia: Alex Schwazer torna in gara, stravince la 10 km dei campionati assoluti di società (fase regionale del Veneto), ma alla fine decide di non presentarsi sul podio a ritirare il premio. Il motivo? A causa delle tre ammonizioni ricevute nel corso della gara per “sospensione” della marcia, che hanno prodotto un aggravio di 60 secondi sul tempo finale, s’è visto privato della possibilità di effettuare il record italiano di categoria senior 40. Da qui il motivo della protesta, nonostante l’ennesima prestazione decisamente a fari accesi di un atleta che continua a stupire per longevità e capacità di resistenza.
- Il dominio, quelle tre ammonizioni e il record "saltato"
- Alex si sente ancora atleta. E Donati lo sprona a crederci...
Il dominio, quelle tre ammonizioni e il record “saltato”
Dopo aver corso il 19 luglio scorso ad Arco la 20 km che (nelle intenzioni) avrebbe dovuto rappresentare la gara conclusiva della sua carriera agonistica, chiusa però con un ritiro dovuto alla sciatalgia, Schwazer nel corso dell’inverno ha evidentemente ritrovato la voglia di competere e di continuare ad allenarsi.
Così stamattina s’è presentato tirato a lucido a San Biagio di Callalta, nella provincia trevigiana, dove ha partecipato come tesserato dell’Atletica San Biagio, la formazione con la quale ha deciso di proseguire la sua carriera da seniores. E come da previsioni ha fatto letteralmente il vuoto: oltre 7 i minuti di vantaggio sulla concorrenza nel corso della 10 km che ha aperto il programma della fase regionale dei campionati italiani, a riprova del fatto che più che contro gli avversari la sua è stata una gara “contro” se stesso.
E quei 60 secondi di penalità inflitti dai giudici alla fine gli hanno mandato di traverso tutta la mattinata: il precedente record di categoria senior 40 di 42’49” è rimasto così intonso, poiché Schwazer nell’albo d’oro ufficiale della gara ha chiuso con 43’11”, anche se nella sostanza il tempo reale sarebbe stato di 42’11”. Così, arrabbiato per una decisione ritenuta ingiusta, ha declinato l’invito ad andare a ricevere il premio sul podio di giornata.
Alex si sente ancora atleta. E Donati lo sprona a crederci…
Al di là dell’episodio che ha richiamato l’attenzione dei tanti appassionati, resta innegabile un dato: Schwazer continua a sentirsi atleta e lo ha dimostrato calando un tempo notevole, che ne fa uno dei più longevi marciatori del panorama nazionale e non solo.
Nonostante gli anni di inattività forzata dalle competizioni per via della squalifica per doping, nonostante i tanti soprusi subiti dalle agenzie internazionali (inutile girarci intorno: l’ex carabiniere altoatesino è stato uno degli atleti più vessati dal sistema antidoping, specialmente una volta che aveva deciso di tornare a correre nel modo più limpido e trasparente che potesse esserci), Schwazer ha ribadito al mondo intero di sentirsi ancora atleta, e di essere pure assai competitivo. Tanto che Sandro Donati ha chiaramente detto che “può ancora fare grandi cose”. Los Angeles 2028 è solo una suggestione?…