Ogni occasione è buona per rendere un po’ più elettrica l’aria intorno al circo bianco, ed ecco che la FIS se n’è inventata un’altra delle sue: memore del buon successo suscitato negli ultimi anni dal team event, ha deciso di “sostituirlo” in proiezione olimpica con la combinata a coppie, dove tre o quattro squadre per nazione al femminile e altrettante al maschile proveranno ad ambire al bersaglio grosso. La prova generale di Milano-Cortina 2026 va in scena martedì e mercoledì a Saalbach, con l’Italia che spera di trarne nuovi benefici dopo le delusioni delle prove veloci.
- Un format nuovo: un discesista e uno slalomista
- Italia senza punte al femminile: supersfida Gut-Shiffrin
- Paris e Vinatzer insieme: mercoledì si va a caccia di una medaglia
Un format nuovo: un discesista e uno slalomista
In principio la combinata prevedeva una manche di discesa libera e due di slalom. Poi, per non favorire troppo gli specialisti tra i pali stretti, s’è optato per ridurre a una sola manche quella di slalom, ma con scarso appeal. Per rilanciare un format storico, ma ormai caduto (quasi) in prescrizione, ecco l’idea “geniale”: far disputare la discesa a un discesista e lo slalom a uno slalomista. E vince naturalmente la coppia che impiega meno tempo nella somma dei tempi delle due manche. Ecco perché le varie federazioni sono chiamate a costruire il tandem migliore per riuscire a centrare una medaglia.
Per nazioni come Austria, Svizzera e Norvegia, ultimamente prodighe di tanto talento, non una scelta facile. L’Italia tutto sommato avrebbe le sue buone carte, ma con Brignone, Goggia e Bassino che si sono tirate fuori dalla competizione (tutte vogliono pensare a preparare bene il gigante di giovedì) ecco che già qualche buona carta se n’è andata prima ancora di essere giocata. Mentre al maschile, a prima vista, i big rimasti sulla piazza non si sono fatti pregare.
Italia senza punte al femminile: supersfida Gut-Shiffrin
Toccherà alle donne aprire le danze nella mattinata di martedì 11 febbraio: alle 10 c’è la discesa, alle 13,15 lo slalom, con partenze in base all’ordine d’arrivo della manche di discesa (si seguirà il solito criterio dell’inversione). Sono 26 le coppie iscritte: tre sono italiane, con Laura Pirovano accoppiata con la giovanissima Giorgia Collomb, rivelazione una settimana fa nel team event. Elena Curtoni farà coppia con Martina Peterlini, Nicol Delago con Marta Rossetti.
Senza le big della nazionale azzurra, difficile poter ambire realmente a una medaglia: le favorite d’obbligo per l’oro sono Lara Gut-Behrami e Wendy Holdener, con Corinne Suter che farà coppia con Camille Rast (insomma, Svizzera imperat). Le austriache Mirjam Puchner e Katharina Liensberger sono a loro volta da considerare come probabili protagoniste, e occhio anche alle statunitensi che si presentano con Lauren Macuga e Paula Moltzan e soprattutto con Breezy Johnson e Mikaela Shiffrin, che potrebbe dare un senso al suo mondiale riuscendo a scacciare l’incubo della caduta di Killington di fine novembre (che gli impedirà di correre il gigante di giovedì).
Anche Lindsey Vonn sarà al via, accoppiata con AJ Hurt, nonostante inizialmente avesse chiesto a Shiffrin di gareggiare assieme (ma Mikaela ha preferito l’amica e coetanea Johnson: la Von, dicono le fonti ben informate, non l’ha presa proprio benissimo..n.).
Paris e Vinatzer insieme: mercoledì si va a caccia di una medaglia
Mercoledì toccherà agli uomini, e forse è lì che l’Italia potrà calare qualche asso in più per ambire al podio. Non a caso sono stati messi assieme Dominik Paris e Alex Vinatzer, vale a dire il miglior discesista e il miglior slalomista del contingente allo stato attuale delle cose. Loro potranno realmente puntare a una medaglia: il Paris visto in discesa non ha nulla da invidiare a molti suoi rivali, mentre se Vinatzer è quello visto a Kitzbuhel due settimane fa c’è solo da tifare e sperare.
Le altre coppie azzurre vedranno al via Florian Schieder e Tobias Kastlunger, Mattia Casse col veterano Stefano Gross, infine Christof Innerhofer con Filippo Della Vite. Aspettando le scelte di tutti i direttori tecnici, l’Austria s’è portata avanti col lavoro e ha annunciato Kriechmayr con Feller, Babinski con Schwarz ed Hemetsberger con Gstrein.
La Svizzera dovrebbe schierare Odermatt, in coppia con uno tra Loic Meillard e Daniel Yule, mentre la Francia deve solo sfogliare la margherita per capre chi mettere accanto a Noel. E poi c’è la Norvegia: Kristoffersen e McGrath scalpitano tra i pali stretti, con Sejerstud compagno ambitissimo in discesa.