Va in archivio il secondo gigante maschile di scena ad Aspen, con la prima manche che sorprendentemente non ha visto il mattatore Marco Odermatt nella prima posizione, occupata da Alexander Steen Olsen. Ma è nella seconda parte di quella che è stata Gara-2 in Colorado che lo svizzero ha dato prova di tutta la sua caratura di campione, compiendo una sciata in autentica rimonta laddove altri avrebbero vanificato ogni cosa e prendendosi quindi il trionfo, il nono su nove giganti disputati. Rispettati insomma i pronostici.
Ma l’Italia non ha sfigurato, anzi. Se nella prima manche Luca De Aliprandini aveva chiuso sesto, nella seconda prima Alex Vinatzer e poi lo stesso Aliprandini si sono presi il comando, mantenuto sino alle ultimissime fasi della prova. Alla fine i nostri si sono presi il quarto posto (per De Aliprandini) ed il quinto (Vinatzer).
- Gigante Maschile Aspen, Gara-2: l'impresa di Vinatzer e De Aliprandini
- Il trionfo di Odermatt nonostante gli errori iniziali
- Gigante Maschile Aspen, Gara-2: nella prima manche Steen Olsen mette in fila Meillard e Odermatt
- De Aliprandini sesto nella prima manche
- Il resto della top ten della prima manche e gli altri italiani
Gigante Maschile Aspen, Gara-2: l’impresa di Vinatzer e De Aliprandini
La manche decisiva è stata teatro di un piccolo imprevisto, ovvero delle raffiche di vento nelle fasi iniziali che hanno costretto ad interrompere la gara dopo l’uscita dello svizzero Justin Murisier (ricordiamo che scendevano 31 atleti, per via dell’ex aequo al 30esimo posto tra River Radamus e Isaiah Nelson).
La prova poi è ripartita regolarmente con la svolta per l’Italia ad opera di Vinatzer, tra i nostri cinque sciatori approdati nella seconda manche. Il bolzanino va in testa con 76 centesimi di vantaggio e mantiene il comando sino all’uscita di Timon Haugan, che mette dietro di sé sia Vinatzer che un ottimo De Aliprandini, nel frattempo balzato al primo posto prima della calata del norvegese (in vantaggio sull’azzurro di Cles di 10 centesimi).
Il trionfo di Odermatt nonostante gli errori iniziali
Ma alla fine Odermatt mette tutti in riga con una discesa non impeccabile nella parte superiore, dove sbaglia, per poi rimontare di brutto nel finale e spiccare il volo in testa rifilando un gap ai rivali di 59 centesimi, con un tempo conclusivo di 2:03.20.
Loic Meillard prova ad impensierire il campionissimo, ma non va oltre il secondo posto a 34 centesimi. L’errore di Alexander Steen Olsen, andato lungo e perdendo alla fine 2 secondi (terminando 17esimo), fa poi il resto, consegnando l’ennesimo trionfo ad Odermatt. Terzo posto per Timon Haugan a 58 centesimi di ritardo.
Seguono quindi i citati De Aliprandini (+0.68, mancando il primo podio in carriera) e Vinatzer (+1.15).
Gigante Maschile Aspen, Gara-2: nella prima manche Steen Olsen mette in fila Meillard e Odermatt
La prima manche della Gara-2 sulla Strawpile aveva impresso una piccola frenata nella marcia trionfale di Odermatt, fresco campione in Coppa del Mondo: lo svizzero puntava come abbiamo visto a vincere il nono gigante su nove disputati nella competizione stagionale, ma nella prima metà di gara il giovane norvegese Steen Olsen aveva sancito la propria momentanea superiorità (in particolare nel tratto finale).
Dietro di lui si era piazzato Meillard, che ha mancato la vittoria per soli 9 centesimi, staccando comunque il connazionale Odermatt che ha dimostrato di essere tutto sommato pure umano anche oggi dopo Gara-1 di ieri (comunque vinta), per via di qualche leggerezza commessa nella sua sciata tra le porte larghe. Sono 32 i centesimi di distacco da Steen Olsen.
De Aliprandini sesto nella prima manche
In quel del Colorado si era posizionato terzo nella prima manche del gigante di Aspen lo sloveno Zan Kranjec, che aveva accusato un ritardo di 7 centesimi dal podio. Quarto il norvegese Timon Haugan a 60 centesimi dalla vetta.
Spiccava poi in sesta posizione il migliore dei nostri italiani, ovvero Luca de Aliprandini. Il nostro sciatore aveva chiuso a 1 centesimo dal quarto posto, cedendo qualcosa nella parte finale dopo buona parte della sua prova in cui aveva dato degli ottimi riscontri cronometrici.
Il resto della top ten della prima manche e gli altri italiani
Al settimo troviamo poi il croato Filip Zubcic, a 67 centesimi di ritardo. La top ten si chiude con i norvegesi Henrik Kristoffersen, con un secondo e 6 centesimi dalla vetta, ed Atle Lie McGrath, a +1.07, mentre al decimo posto troviamo lo svizzero Thomas Tumler, il cui gap è di 1.09.
Per quanto riguarda gli altri italiani, Filippo Della Vite aveva chiuso 12esimo a un secondo e 32 centesimi di ritardo, mentre Alex Vinatzer era 14esimo a +1.58. Scorrendo la lista dei tempi, troviamo poi Hannes Zingerle, 17esimo a +1.85, e Giovanni Borsotti, che si era piazzato 19esimo a +2.03.