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Sci Alpino, Sofia Goggia: "Anche stavolta saprò rialzarmi". Terminata l'operazione, ecco quando tornerà

La fuoriclasse di Bergamo Alta è stata operata con successo nel pomeriggio. Non chiari i tempi di recupero: al massimo a giugno tornerà sugli sci. Il dottor Panzeri è fiducioso.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Veloce sugli sci lo è da sempre, ma da oggi anche quanto a interventi di chirurgia Sofia Goggia dimostra di avere pochi eguali. È andata in sala operatoria appena 5 ore dopo la caduta che l’è costata la frattura di tibia e malleolo tibiale della gamba destra, col professore Andrea Panzeri (medico della FISI) che in collaborazione con il dottor Riccardo Accetta dell’ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano ha eseguito l’intervento, durato poco meno di tre ore.

Sofia Goggia, le parole dopo l’infortunio

Così la campionessa bergamasca poco prima di entrare in sala operatoria e dopo l’ennesimo infortunio che affligge la sua straordinaria carriera:Un altro infortunio che interrompe la mia rincorsa a una nuova Coppa del mondo di discesa ma anche stavolta saprò rialzarmi“. E poi via, sotto i ferri, con l’obiettivo di rialzarsi e di tornare più forte di prima. Lo ha già fatto e, senz’altro, lo farà di nuovo.

Operazione Goggia, parla il dottor Panzeri

Ai microfoni di Sky il dottor Panzeri, presidente della Commissione medica Fisi, ha dato tutti i dettagli dell’operazione: “L’intervento è andato bene, Sofia mi ha chiamato stamattina dalle piste. Quando lei chiama ha già la sensazione di quello che si è fatta e gli esami l’hanno confermato. Si tratta di una frattura della tibia nella parte più bassa, a livello articolare con interessamento del malleolo. Con me in sala operatoria c’erano anche il dottor Schoenhuber e Riccardo Accetta, primario della traumatologia del Galeazzi. È stata messa una placca con sette viti, ora inizierà il lento percorso, l’ennesimo percorso per recuperare dall’ennesimo infortunio”.

Difficile fare previsioni sui tempi di recupero, ma una sola certezza: Sofia è forte, riuscirà a superare alla grande questo infortunio. La stagione è finita, la vedremo in pista all’inizio della prossima. Per 40 giorni non potrà appoggiare il piede, poi inizierà il cammino in carico e gli sci. Ci vorrà pazienza, ma Sofia ha avuto tanti infortuni e questo come gravità è al livello di quando si è rotta il crociato; la tibia, nella parte articolare della caviglia, per un’atleta che scia e che deve mettere lo scarpone, ha una certa importanza. Messaggio ai tifosi? Sofia tornerà. Di testa è arrivata più consapevole di essersi fatta male, non ha avuto il crollo psicologico che ha avuto prima dell’Olimpiade. L’ho vista tranquilla, arrabbiata ma sempre forte. Non ha mai mollato un secondo”.

Gli esami hanno confermato i primi timori

La tac e la risonanza magnetica alla quale la fuoriclasse della velocità azzurra è stata sottoposta dopo il trasporto in elisoccorso da Ponte di Legno ha dato il risultato temuto, quello che sin dai primi istanti dopo l’incidente (Sofia avrebbe inforcato con lo sci destro su una curva a destra mentre stava provando alcune porte in vista del gigante di Soldeu) era apparso abbastanza chiaro agli occhi dei soccorritori.

Per Goggia adesso comincia una fase particolarmente delicata, nella quale dovrà cercare di recuperare il più in fretta possibile, evitando di perdere il tono muscolare per così dover fare meno fatica una volta che potrà tornare a lavorare in palestra e soprattutto sugli sci. Non è la prima volta che la bergamasca deve convivere con queste sensazioni, ma ogni infortunio ha una sua storia, e questo non fa differenza.

Tempi di recupero: sugli sci a giugno

Sui tempi di recupero, in attesa di comunicazioni ufficiali, si può solo ipotizzare che non saranno piuttosto brevi. La stagione 2023-24 è conclusa, quella 2024-25 comincerà tra sette mesi e mezzo sul ghiacciaio del Rettenbach, a Soelden, dove si disputerà il consueto gigante di apertura del calendario femminile nell’ultimo fine settimana di ottobre. Sono circa 230 giorni, ma non è escluso che Sofia decida eventualmente di saltare la tappa inaugurale per provare a correre subito nelle discipline veloci (in teoria a Zermatt-Cervinia, dove però sono due anni che puntualmente salta la tappa per le bizze del tempo).

Le previsioni più ottimistiche indicano in circa 100 giorni la lontananza dalle piste nel caso di un infortunio come quello capitato a Goggia, considerando anche le capacità fisiche e di recupero dell’atleta. Di sicuro, fino a Pasqua è presumibile che Sofia avrà bisogno delle stampelle per potersi muovere, dal momento che non potrà caricare in alcun modo la gamba infortunata.

La stagione si chiude con 2 vittorie. E quella coppetta…

La stagione 2023-24 dell’olimpionica di PyeongChang si chiude con due vittorie all’attivo (il SuperG di St. Moritz e la libera di Altenmarkt) e con una coppa di specialità in discesa che potrebbe ancora essere sua: gli restano 89 punti di vantaggio su Venier e 141 su Lara Gut quando restano 4 gare da disputare. Forse troppe per sperare di restare davanti a tutte, ma se dovessero esserci cancellazioni, chissà…

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