Continua ad arricchirsi di nuovi dettagli l’inchiesta su scommessopoli. Aspettando le nuove rivelazioni promesse da Corona, ospite ad “Avanti popolo” domani in seconda serata su Rai3 e le indagini degli inquirenti, si apprende che Fagioli avrebbe ammesso che l’app per scommettere gliela aveva data proprio Tonali, affetto da tempo da ludopatia ma sul giocatore della Juventus emergerebbero altri aspetti inquietanti legati alla criminalità organizzata.
- Fagioli inguaia Tonali nelle testimonianze
- Su Fagioli emergono intercettazioni inquietanti
- Tonali ammetterà tutto a Chinè
Fagioli inguaia Tonali nelle testimonianze
Sarebbe stato dunque Nicolò Fagioli, che ha consegnato alla procura federale il cellulare e che si è auto-denunciato, a riferire al procuratore Chinè i dettagli sul dramma della ludopatia, ma anche la circostanza che l’applicazione per le scommesse illegali sul suo cellulare l’aveva ricevuta proprio da Tonali. «Non so se scommetta sul calcio», aveva risposto Fagioli alla domanda puntuale del procuratore.
Su Fagioli emergono intercettazioni inquietanti
Dalle carte risulterebbe che i poliziotti hanno incontrato Fagioli mentre seguivano un personaggio sospettato di tenere le fila delle scommesse illegali e di avere contatti con la criminalità organizzata. Agli atti, spiega oggi il Corriere della Sera, ci sarebbe anche un incontro in un bar a Torino. Mentre tra le intercettazioni si parla di un «brutto giro di Piacenza», ovvero proprio la città natale del giocatore juventino. Secondo gli atti Fagioli ha scommesso su calcio e non solo. Ma mai sulla Juventus, a quanto pare.
Si è indebitato: è arrivato ad avere un’esposizione pari a un milione di euro. Adesso è in terapia da uno psicologo che cura le dipendenze. Il dottore, fa sapere la Gazzetta dello Sport, si chiama Paolo Jarre. Ha accettato di farsi monitorare il conto corrente attraverso un tutor, come prevede la terapia.
Tonali ammetterà tutto a Chinè
Sandro Tonali si presenterà a breve davanti al procuratore federale Giuseppe Chinè per ammettere quelle scommesse che riguardavano il calcio e sono vietate per i tesserati. Esattamente come ha fatto prima di lui Fagioli. L’obiettivo è ottenere un patteggiamento prima del deferimento.
L’ex Milan si è reso conto che dal suo smartphone sarebbero emersi elementi concreti per l’inchiesta della procura federale e di rischiare un deferimento con una squalifica dal campo superiore a tre anni. “Confessando” potrà ottenere il dimezzamento della pena. È possibile che a Tonali venga chiesto di entrare nelle comunità che ospitano chi è dipendente dal gioco. Intanto per domani sera è atteso l’intervento in tv di Corona, pronto a spiattellare altri nomi coinvolti in scommessopoli.