Rischia di diventare sempre più un intrigo internazionale la spinosa vicenda delle scommesse di Sandro Tonali. Da Newcastle piovono accuse sul Milan, che secondo i dirigenti del club inglese sapeva ma ha taciuto, mentre l’apertura di un’indagine da parte della Football Association sul centrocampista italiano rischia di inasprire la pena già concordata da Tonali con la Procura FIGC: dieci mesi di stop.
- Caso Tonali, le accuse del Newcastle al Milan
- La risposta del Milan alle parole di Ashworth
- Tonali sotto indagine in Inghilterra: cosa rischia
Caso Tonali, le accuse del Newcastle al Milan
Quelli del Newcastle hanno investito 70 milioni di euro più bonus la scorsa estate su Tonali, dopo pochi mesi hanno scoperto che era gravemente ludopatico e che scommetteva liberamente da anni, anche sulle squadre in cui militava. Logico che ci siano rimasti male e che ora provino a percorrere tutte le strade per rivalersi. Dan Ashworth, direttore sportivo dei Magpies, ha tirato in ballo il Milan, che lo stesso Tonali aveva già “scagionato” qualche tempo fa:
È davvero difficile per me capire cosa fanno o non sanno gli altri club. Tutto quello che possiamo fare è una nostra indagine interna. È davvero difficile per me rispondere se il Milan sapesse tutto: semplicemente non lo so.
La risposta del Milan alle parole di Ashworth
Nessun commento ufficiale da parte del club rossonero. La posizione del Milan è già stata chiarita in sede penale e sportiva, dalla lettura dei tabulati non è emerso nulla che possa dimostrare che i dirigenti del Diavolo o gli stessi compagni di squadra di Tonali sapessero e hanno taciuto. Al Daily Mail, in ogni caso, qualcuno della dirigenza rossonera ha dato una risposta ufficiosa, l’ennesima, sulla questione:
Siamo venuti a conoscenza del problema di Tonali attraverso i racconti dei media e quello che sappiamo è solo quello che abbiamo letto. Non sappiamo nient’altro.
Tonali sotto indagine in Inghilterra: cosa rischia
Intanto la FA ha aperto un’ulteriore indagine su Tonali, che potrebbe aver scommesso non solo quando era in Italia, ma anche nelle primissime fasi della sua esperienza inglese. Tonali è stato squalificato dieci mesi, ma può partecipare agli allenamenti coi compagni. Cosa potrebbe succedere se la federcalcio britannica dovesse accertare ulteriori responsabilità? Il metro di paragone può essere fatto con Ivan Toney del Brentford, che sta scontando otto mesi di squalifica per un reato simile. Dovesse essere giudicato colpevole, Tonali potrebbe veder inasprita la propria pena non con un allungamento dello stop, ma con l’impossibilità di allenarsi col resto del gruppo: a Toney sono stati vietati gli allenamenti per quattro mesi.