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Scommesse: il ministro Abodi esce allo scoperto su Tonali e Zaniolo, ecco cosa ha chiesto

Il ministro dello Sport Abodi dice la sua sul caso scommesse: una soluzione potrebbe essere la Carta dei doveri. "Così toglieremmo alibi a tutti"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Sullo scandalo scommesse che sta travolgendo il calcio italiano irrompe con vigore il ministro dello Sport Andrea Abodi, che, intervenuto ad ‘Avanti Popolo’ su Rai 3, ha parlato di “tradimento dei sentimenti”. Ha poi affrontato la questione Tonali e Zaniolo e la loro posizione in Nazionale, spiegando quale può essere la risposta al caso scommesse.

Il ministro Abodi dice la sua sullo scandalo scommesse

Secondo Abodi, una possibile strada da percorrere per ridurre il rischio scommesse nel calcio è quella della Carta dei doveri. Lo ha ribadito anche in occasione del Forum promosso da Adnkronos: “Insieme al contratto il calciatore si impegnasse a firmare una carta dei valori con quattro cose chiare: non ci si dopa, non si scommette, non si prendono soldi in nero e non si guardano partite sulle piattaforme illegali. Forse non risolviamo il problema, ma toglieremo gli alibi a tutti” sostiene il ministro.

Scommesse, cosa pensa Abodi dei casi Tonali e Zaniolo

Ha le idee chiare, il ministro. Ad ‘Avanti Popolo‘, trasmissione condotta da Nunzia De Girolamo su Rai 3 che giorni fa ospitò anche Fabrizio Corona, ha detto in riferimento ai casi Zaniolo e Tonali che “vestire la maglia azzurra non deve essere solo elemento di valutazione tecnica, ma anche comportamentale”.

Dunque, per Abodi sarebbe giusto chiudere le porte della Nazionale? “Dipende dalla gravità dell’infrazione, ho il dovere di essere cauto fino a quando il quadro non sarà più chiaro” ha sottolineato all’Adnkronos. Sempre in merito alla questione scommesse sostiene che si tratta di “un tradimento dei sentimenti, perché le persone mi dicono ‘mi sento tradito, non so se credere ancora in questo sport’ ha spiegato.

Abodi sulla richiesta di dimissioni di Gravina da parte della Lega

Nei giorni scorsi la Lega di Salvini ha chiesto con forza le dimissioni del numero uno della Figc, Gabriele Gravina. Ma Abodi ha specificato all’Adnkronos che “chi è a capo di un organismo risponde del suo sistema, ma il luogo dove si discute è l’Assemblea federale elettiva che si terrà tra un anno”.

Il ministro ha nello stesso tempo ricordato che alcuni presidenti come Abete, Tavecchio e lo stesso Abodi dalla Lega Serie B hanno scelto di dimettersi al cospetto di risultati negativi “senza avere bisogno di richiami di terzi”, ma “decidendo liberamente in base alla nostra coscienza. In ogni caso, la politica non deve essere assente”. Parole un po’ meno leggere rispetto a quelle pronunciate solo una settimana fa.

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