Nel diario di viaggio no manca un riflesso di una certa serenità, quasi di distensione da parte di Ilary Blasi che si mostra sorridente con i propri figli e la sorella Silvia in questo percorso africano che ha allontanato sia lei sia Cristian, Chanel e Isabel dalle inevitabili pressioni mediatiche seguite all’annuncio della separazione dal marito, Francesco Totti.
Tra safari, resort e le esperienze attraverso la savana e gli avvistamenti in Serengeti di animali selvatici, Ilary ha tutelato i suoi figli dall’iperbole scaturita dalla formale conferma di quelle indiscrezioni che, con vigore, avevano tentato di allontanare entrambi.
- Il rientro in Italia di Ilary Blasi e i tre figli
- I rumors su Noemi Bocchi e la vita separata di Totti
- Il nodo del patrimonio e dell'accordo economico
- Il ritorno nella Roma dei Friedkin
- Il ruolo di Totti nell'operazione Dybala
Il rientro in Italia di Ilary Blasi e i tre figli
Oggi la Blasi si prepara a rientrare in Italia, dopo gli ultimi momenti di autentico riposo in Tanzania, che ha riunito lei e i suoi tre figli in una forza unica. Un legame assoluto, ribadito dall’ex marito (ormai) e sempre dimostrato con affetto e presenza.
La conferma è giunta dalla stessa conduttrice, che ha rotto il silenzio con una foto nuova che la ritrae con i suoi figli e che recita:
“Jambo Africa”, ovvero ciao Africa.
Separati, ma cauti e molto discreti in questi giorni entrambi prima di affrontare gli aspetti più complicati di questa separazione, ovvero i termini dell’accordo economico.
Dalla sua, Francesco Totti ha optato per un silenzio che mantiene sulla sua presunta relazione con Noemi Bocchi, nonostante anche i social incominciano a ricoprire un ruolo quasi insinuante come avvenuto per uno scatto che lo ritraeva ai tempi del suo matrimonio con Ilary. Una manipolazione sgradevole che altera il senso delle cose, in questo presente.
I rumors su Noemi Bocchi e la vita separata di Totti
Per Totti, l’inseguimento alla foto insieme dopo lo scoop del magazine Chi che ritraeva l’ex capitano a bordo di una Smart sotto casa della sua presunta compagna, è una condizione con la quale convivere alla quale si è opposto con un mutismo ostinato che continua a osservare con una religiosa omissione.
Le uscite romane non mancano, tra partite a padel a Morena, le conversazioni con l’amico e socio Vincent Candela, le telefonate anche con l’avvocato Antonio Conte, che cura la questione patrimoniale e l’accordo extragiudiziale che vorrebbe chiudere.
Il nodo del patrimonio e dell’accordo economico
Saranno sicuramente mediazioni complesse, a causa degli intrecci famigliari che sia Francesco sia Ilary hanno deciso e preferito in questi venti anni insieme e 17 di matrimonio: persone di fiducia, parenti, amici stretti che hanno guidato o guidano le società che compongono il loro patrimonio, più i beni immobili.
Insomma, un mosaico che dovrà essere ridisegnato con il supporto dei professionisti incaricati da entrambi, ma su questo non vi sono novità di rilievo.
E poi c’è la Roma, la sua Roma. Lo strappo – neanche così indolore – cristallizzato in un racconto denso di dettagli nel libro scritto insieme a Paolo Condò è stato la genesi di un addio che ha inciso una ferita quotidiana, per il per sempre capitano che ha continuato ad accompagnare suo figlio Cristian a Trigoria, a rivivere le incomprensioni con la proprietà di James Pallotta e che, dai Friedkin, si attende un gesto di avvicinamento.
Il ritorno nella Roma dei Friedkin
Le indiscrezioni sul suo possibile rientro nella società si susseguono da qualche settimana in modo più intenso e con un presupposto concreto, meno favoleggiante rispetto al sogno Cristiano Ronaldo alimentato più da suggestioni che fatti. Per Totti i rapporti con gli uomini dei Friedkin si sono rivelati già da principio migliori per via delle scelte del main sponsor digitalbits che lo ha voluto come testimonial.
E poi la sua presenza allo stadio Olimpico e a Tirana, per celebrare un trionfo atteso, sperato e vissuto in Conference con sentimenti di grande euforia dalla tifoseria e dalla stessa proprietà.
Il ruolo di Totti nell’operazione Dybala
C’è anche Dybala e quell’assist che il miglior Totti ha offerto a Tiago Pinto e alla proprietà per chiudere l’affare migliore che si potesse raggiungere con uno dei migliori argentini sul mercato, a parametro zero; lo stesso Paulo gli ha restituito la cortesia e ne ha elogiato la fantasia, il tocco, l’intelligenza cinica che lo ha reso il migliore con la maglia della Roma. Quella numero 10 che rimarrà lì, perché ha detto l’argentino la maglia numero 10 di Totti se la deve meritare.
Che si possa essere a breve, quando i riflettori saranno più bassi, una accelerazione non sorprenderebbe: la Roma, Totti, anche Mourinho hanno già un’intesa che allude a una crescita costante e per obiettivi che hanno attirato l’ex Juventus, probabilmente sanciranno la cessione di Zaniolo e rinvigoriranno la dirigenza con il suo ritorno in un ruolo di dirigente-motivatore che non sarà sovrapponibile con quello già ricoperto.
D’altronde, spesso e volentieri, è solo questione di feeling il presupposto migliore per certe operazioni.