Il mese di marzo sarà veramente decisivo per il futuro societario dell‘Inter. Secondo quello che scrive il Sole 24 Ore, la trattativa tra il private equity Fortress e Suning sta procedendo a ritmi serrati, con l’obiettivo di arrivare a un documento di accordo condiviso entro la fine di marzo.
La mossa della società nerazzurra si inserisce nella più ampia ricerca di collaboratori e partner per cercare di ottenere soldi liquidi in breve tempo, al fine di poter adempiere a tutti gli obblighi dovuti, come stipendi, fornitori e tranche degli acquisti (la prima di Hakimi, per esempio, è da saldare entro fine marzo). La crisi finanziaria conseguente alla Pandemia di Covid-19 sta colpendo moltissime società di calcio (vedi Barcellona e Juventus) ma l’Inter in modo particolare, in quanto manca di capitale immediato da investire. Nelle scorse settimane si era anche paventata l’ipotesi di una cessione definitiva da parte del gruppo Suning, ma sembra che quelle voci siano rientrate, e che la famiglia Zhang abbia confermato la volotnà di impegnarsi al 100% nel progetto Inter.
Nella bozza di proposta ci sarebbe un finanziamento tramite “preferred equity” di circa 250 milioni di euro (150 subito e 100 successivamente), ma le parti stanno ancora negoziando.
Le trattative tra l’Inter e Fortress non è in regime di esclusività, questo significa che i nerazzurri stanno parallelamente portando avanti anche i discorsi con Bain Capital Credit e con Pif, anche se le discussioni con gli arabi sarebbero in una fase molto preliminare. Niente di nuovo, invece, dal fronte BC Partners.