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Avellino, con Lescano e Patierno Biancolino fa all-in: perché è impossibile scegliere tra Facundo e Chicco

Facundo e Chicco, Lescano e Patierno: due bomber di razza per riprendere la serie B. Il tecnico degli irpini ha deciso e convinto anche i più scettici: giocano entrambi dal 1'

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Da un bomber a un altro, in un lampo. Dal capocannoniere dello scorso anno al re dei gol di questa Serie C. Immaginate di avvicinarli e costruire una coppia così nel bel mezzo del campionato, a pochi passi dal momento cruciale della stagione. Un po’ come riunire, improvvisamente, due tra Lautaro Martinez, Lukaku e Retegui nell’odierna Serie A. L’Avellino lo ha fatto. Nel girone C di Lega Pro, la famiglia D’Agostino ha colto al volo l’occasione e ha scelto di fare all-in, sotto tutti i punti di vista, per aggiudicarsi le prestazioni sportive di Facundo Lescano, pur avendo già in casa Cosimo Patierno.

La trattativa col Trapani: Lescano sceglie Avellino

Dalla clamorosa trattativa che ha condotto l’ex Trapani in Irpinia a gennaio, all’indomani della frattura con Capuano e Antonini a Trapani, al pranzo con il 9 biancoverde dopo il primo allenamento al “Partenio-Lombardi”, fino alla presunta incompatibilità tecnica. Smentita, come spesso accade, dal campo e dai gol.

Se non è stato amore a prima vista, poco ci manca. Tra Avellino e Lescano, tra Facundo e Cosimo, per tutti semplicemente “Chicco”. E il bitontino, per indole, non è uno che rinuncia facilmente ad essere al centro del palco. Una volta accolto Lescano, sono stati necessari un passo di lato dell’ex Virtus Francavilla e un “gesto” da parte della proprietà. Una mano tesa del presidente D’Agostino, che ha stretto da tempo uno straordinario rapporto con il ragazzo pugliese, entrato nel cuore dei tifosi biancoverdi nonostante alcuni momenti complicati.

Patierno rinnova con l’Avellino fino al 2028

Non è un caso, infatti, che l’approdo ad Avellino del centravanti argentino sia coinciso con il nuovo prolungamento di contratto di Patierno, che ha accettato di legarsi “a vita” ai Lupi, fino al 30 giugno 2028. Tutto questo, alla soglia dei 34 anni compiuti lo scorso primo marzo e a pochi mesi dall’ultimo rinnovo. Le offerte delle dirette concorrenti, del resto, non sono mancate, pensando ad una possibile staffetta invernale. In molti, evidentemente, avevano sperato che Lescano andasse ad occupare proprio lo slot di Patierno. E invece, non è stato così.

Biancolino con Patierno e Lescano: due prime punte dal 1′

L’Avellino ha pescato un jolly dal mazzo e non ha perso tempo. Ha fatto la voce grossa in sede di trattativa, non pensando al portafoglio e rinunciando definitivamente ai cartellini di Mulé e Toscano, pur di scoprire una coppia d’assi che vale quanto una scala reale. L’impatto? Immediato, come il primo gol di Lescano in biancoverde contro la malcapitata Turris, punita in due occasioni senza pietà.

Anche le favole con degli inizi da sogno, però, possono trovarsi di fronte ad ostacoli da superare. Dall’adattamento a un nuovo sistema di gioco, che vede Biancolino affidarsi a due rifinitori (il greco Sounas e uno tra Panico e D’Ausilio) e due punte, alle palesi differenze con la realtà trapanese, per caratteristiche, trame e modo di scendere in campo. Il tutto, accompagnato da una pressione che mette l’Avellino spalle al muro, visto l’attuale distacco dalla capolista Cerignola. Vincere è un obbligo, non un’opzione.

Patierno e Lescano possono coesistere in campo?

E la compatibilità con Patierno? Nel mese di febbraio, l’inaspettato ko di Foggia e alcune vittorie ritenute “striminzite” dalla piazza, per le modalità con cui sono arrivate, hanno gettato ombre sul tandem di lusso Lescano-Patierno. “Sono due prime punte, non possono giocare insieme”, questa una delle tante (tantissime) considerazioni raccolte sui social e per le strade d’Irpinia.

Il tempo, anche in questo caso, sa essere galantuomo. Tempo che non c’è per adattarsi, ma che esiste per essere impiegato nel modo giusto. Anche facendo un passo indietro, o solo di lato. “Sacrificio”, il concetto a cui si sta affidando Raffaele Biancolino, chiedendo continuamente disponibilità ai suoi riferimenti offensivi, per consentire alla squadra di beneficiare della presenza di due attaccanti di questo livello.

L’assist di Patierno per Lescano contro la Juve Next Gen

E l’azione che porta al gol del momentaneo 1-0 contro la Juve Next Gen, al terzo minuto, è il manifesto di ciò che può essere l’Avellino in quest’ultimo terzo di campionato: movimento a mezza luna sulla destra di Patierno, stop e cross per il solissimo Lescano, che deposita in fondo al sacco con un tocco di petto, figlio di un tuffo che ha un valore tecnico e simbolico.

Arrivare all’obiettivo a tutti i costi, in ogni modo. Una sola missione per tutti, con la consapevolezza che i risultati portano a una diversa disponibilità da parte dei singoli, pur di centrare il bersaglio grosso e cambiare le rispettive carriere.

Gli investimenti dell’Avellino per la promozione in serie B

Il futuro? Lo si scriverà strada facendo, insieme a Lescano e Patierno. Due contratti pesanti? Sicuramente, oggi e domani. Ma siamo sicuri che questo interessi all’Avellino del presente?

La proprietà non ha intenzione di fare passi indietro e il colpo di gennaio vuole assumere i contorni dell’affondo decisivo, utile a fare l’ambito salto di categoria. In estate, ci sarà tempo per numeri, calcoli e bilanci, con un occhio alle risorse investite. Quelle sì, già da Serie B.

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