Non c’è voluto molto prima che Josè Mourinho, allenatore di una Roma che domani proverà a tornare al successo in campionato nel match della 25ª giornata contro il Sassuolo, prendesse fuoco in conferenza stampa.
Incalzato dai giornalisti su quanto avvenuto durante e, soprattutto, dopo la partita di Coppa Italia contro l’Inter, il portoghese ha ribadito con forza la sua posizione e la realtà dei fatti prendendosela neanche troppo velatamente coi giornalisti.
Mourinho e lo sfogo post-Inter
“Io da sempre faccio sfoghi e quello che succede deve restare sempre nello spogliatoio. Non dirò quindi quello che ci siamo detti, ma non sono capace di dirti che non è stato vero che io ho parlato alla squadra dopo la gara. Dire però che qualcuno si è offeso è una bugia, questa è la piazza romanista. Sono d’accordo con il calciatore di Serie C, ha detto la verità perché per giocare lì bisogna avere personalità. Se si è offeso ha ragione e chiedo scusa” ha puntualizzato l’allenatore lusitano, pronto poi a respingere ogni insinuazione circa una rottura con la squadra.
“I giocatori mi hanno detto che gli piace come lavoro con loro perché con me non ci sono segreti, dico tutto in faccia, do la possibilità di avere un dialogo. Loro non vogliono che io cambi. La storia che è uscita di una rottura tra me e i giocatori è una bugia totale”.
Mourinho e la prossima sfida col Sassuolo
Mourinho poi ha continuato a rispondere stizzito anche alle domande sul prossimo avversario in campionato, il Sassuolo.
“Non vado a dire chi gioca, che modulo useremo. È una domanda di calcio, ma non voglio rispondere” ha replicato infastidito l’ex tecnico del Tottenham alle domande sulla possibile formazione.
“Abbiamo studiato bene il Sassuolo, però anche studiando bene è difficile giocare contro di loro. Hanno qualità di gioco veramente alta”.
Mourinho e l’impegno in Conference League
Mourinho ha quindi parlato di un altro possibile obiettivo della Roma come la Conference League, competizione che, secondo il tecnico portoghese, nasconde tantissime insidie.
“Quando arrivi all’eliminazione diretta in Conference League le partite in campionato ti aiutano. Se vai a giocare a Rennes o Marsiglia o Leicester e inizi una partita con 10 minuti orribili, magari vai fuori. Se giochi benissimo e prendi gol all’ultimo sei fuori. Bisogna andare oltre i propri i limiti” ha spiegato Mourinho.
“Dobbiamo migliorare. La Conference League è più difficile di quanto la gente pensi, non stiamo parlando di Champions, ma di squadre buone che hanno una minima differenza dall’Europa League. Se sbagliamo come abbiamo fatto altre volte, rischiamo anche di uscire” ha chiosato il nativo di Steubal.